Posts written by There is no self

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    Curiosità: Miéville lo stai leggendo in originale?
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    http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema...sher-154954467/

    Vi prego, chiudiamo quest'anno alla svelta ché non se ne può più.
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    Beh, in qualche modo sono riuscito ad aggiornarla. Penso sia stato l'anno peggiore quanto a numero di libri letti.
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    CITAZIONE (Anne Dieu-Le-Veut @ 22/8/2016, 00:37) 
    CITAZIONE
    Sono indeciso se iniziare a leggerlo. Mi serve un consiglio pratico. Ho l'edizione Mondadori con la guida alla lettura, bisogna leggerla prima, dopo o durante?

    scusate, mi linkate (o mi elucidate sul)l'edizione in questione? In vendita ho trovato solo la guida e l'Ulisse separati
    Ulisse + guidina
    ma la guida non pare essere più in pubblicazione, mi chiedo se non le abbiano accorpate...
    Poi c'è l'edizione I Meridiani "con nutrito apparato di note". Non so.

    Se è quella in alto sulla scheda è lei quella con la guida?

    Sì, l'edizione nella scheda è quella con la guida e quando l'avevo preso io erano vendute assieme. Non so dirti se abbiano cambiato qualcosa ma se proprio non la trovi ti mando la mia, perché 7€ solo per la guida è un furto.

    CITAZIONE
    Mi era venuta l'idea di leggere un capitolo alla volta con qualche pausa tra l'uno e l'altro, così da facilitare la lettura, ma qualcosa mi dice che non è una buona idea.

    Se hai una buona memoria può anche funzionare, però secondo me è solo fatica in più. L'ideale a mio parere è prendersi un mesetto (o quanto ti serve) per leggere solo quello e non farsi distrarre da altro.
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    Qui a Torino ce n'è almeno una ma non ci sono ancora stato. Mi piacerebbe provarla ma non è particolarmente economica e serve il gruppo giusto.
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    Settembre è alle porte, fringuelli. Sapete cosa significa? Che sta arrivando l'autunno, la stagione in cui vale veramente la pena vivere in Piemonte! Dalla vendemmia alle sagre che spuntano come funghi, dalle colline immerse nella nebbia che mandano quel buon odore di terriccio e nocciole alle montagne che già cominciano a imbiancarsi. E poi la cucina, ché possiamo contarcela finché vogliamo ma la cucina piemontese è prettamente autunnale/invernale. Per cui, casomai vi sentiste molto esotici, vi lascio qui un po' di ricette con cui scaldarvi nei prossimi mesi.

    Avvertenza: la cucina piemontese esige l'aglio. Non intendo che lo prevede o lo consiglia, lo esige. Non sono sicuro che esista una ricetta in cui non ci sia almeno uno spicchietto. Siete avvisati.

    Soma d'aj
    Questa più che una ricetta è uno spuntino un po' becero ma del resto è/era la colazione di metà mattinata dei vendemmiatori, quindi che pretendete?
    Prendete una pagnotta tipo tartaruga, incidete col coltello uno spicchio d'aglio, intingetelo nell'olio e sfregatelo sul pane finché non sarà bello dorato. Se vi gira potete aggiungere del sale o del rosmarino.
    Questo è ciò che i vendemmiatori ricevevano per pranzo nei bei tempi andati, assieme a un bel grappolo di uva nera. È un modo come un altro per riempirsi la pancia con poco e io rido tantissimo quando ogni anno alle Sagre di Asti vedo la gente che fa file improbabili per aggiudicarsene una fetta. Babbei.

    Bagnet verd
    La salsa della vita. Quella piemontese non è una cucina particolarmente condita, con l'olio ci si va piano e peperoncino e altre spezie vengono usate con parsimonia. Ragion per cui il qui presente bagnetto la fa da padrone più o meno ovunque.
    Io ho sempre fatto riferimento a quello di mio padre sia per le dosi che per il sapore corretto, quindi quella che segue non è una ricetta molto scientifica:
    - tre mazzetti di prezzemolo;
    - quattro o cinque acciughe pulite o un cucchiaino di pasta di acciughe;
    - OLIO!
    - uno spicchio d'aglio tagliato a pezzetti;
    - un tuorlo d'uovo sodo;
    - un po' di mollica di pane imbevuta nell'aceto bianco e poi strizzata;
    - un cucchiaino di passata di pomodoro.
    Procedimento: frullate tutto, aggiungendo olio finché non prende la consistenza di una salsa. Se si sente troppo il prezzemolo aggiustate con le acciughe, se si sentono troppo le acciughe aggiustate con il pomodoro. Per assaggiare dovete (non "potete", attenzione) usare gli albumi sodi come scarpetta.
    Io vi direi di metterlo ovunque, ma per tradizione lo si mette sulle acciughe, sui tomini freschi (anche come "salsa verde", senza acciughe e pomodoro), sulle tagliatelle e sul bollito.
    Una variante è il bagnetto rosso, in cui prezzemolo e acciughe sono sostituiti da pomodori e un peperone, l'aceto bianco da quello nero e si aggiunge un pizzico di peperoncino.

    Edited by There is no self - 22/9/2022, 23:06
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    Io ce l'ho in originale, preso a Pietroburgo per qualcosa come 30 rubli (che due anni fa erano 0,40€, adesso non saprei manco quantificarli), ma non sono ancora riuscito ad andare oltre i primi tre capitoli. Pelevin in russo mi stronca ancora.
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    Durante, ovviamente con un po' di buon senso. La prima parte è molto lineare (si fa per dire), quindi anche se perdi qualche riferimento da psicopatico non importa, ma quando cominciano i flussi di coscienza ti sarà praticamente indispensabile.
    Quello che segue è uno spoiler vero e proprio.
    Io penso sempre al capitolo in cui Leopold Bloom va a Sandymount Strand. O hai i suoi stessi schemi mentali o senza guida non lo capisci mai più che quel matto si sta masturbando.
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    Grazie a tutti!
    Anne, occhio che la medovik è una delle cose più nauseanti di questo mondo. Deve piacerti veramente tanto il miele.
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    Buffa storia, dopo aver letto Baudolino sono finito a cercare informazioni su Bernart de Ventardon, sono capitato sulla poesia Can vei la lauzeta mover che abbiamo qua sul forum e da lì sono zompato da una parte all'altra sciroppandomi grammatiche di occitano (che oltre a essere uno dei continuum linguistici più estesi al mondo è anche incredibilmente sensuale, se lo imparassimo tutti ci innamoreremmo gli uni degli altri e non ci sarebbero più guerre) e decine di canzoni e balli vari che adesso vi beccate pure voi.
    Tra l'altro qui a Torino il primo mercoledì del mese fanno le danze occitane in piazza Carlo Alberto, delle cose folli in cui la gente balla per ore anche se dopo un po' non distingue più un brano dall'altro. Però sono troppo esaltanti, io che di danza so meno di zero ho deciso di iscrivermi ai corsi di un'associazione che c'è qua per imparare.
    Poi certo, mezz'ora di ghironda fa più o meno lo stesso effetto di un paio di Long Island, quindi magari per cominciare prendetela a piccole dosi.



    https://youtu.be/yEXF3Dr4UOs

    www.youtube.com/watch?v=xylpc5CGTl4



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    Pur sapendo che mi dovevano arrivare i pacchi del giralibro due settimane fa ho preso alla mia bancarella di libri usati di fiducia:
    - Douglas Hofstadter e Daniel Dennett, L'Io della Mente. Raccolta di saggi, articoli e quant'altro sul tema della mente, della percezione e dell'identità personale.
    - La Grande Razzia, poema epico irlandese, anzi IL poema epico irlandese. Datato tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., è l'equivalente irlandese dell'Eneide.
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    Che poi il problema principale è l'estetica, quindi potresti dare una chance al libro pensando che sia stato trasposto male (come effettivamente è stato). Avevo dato un'occhiata al remake del 2000 ed era anch'esso tralasciabile. Magari il problema è proprio che tutti si concentrano sull'aspetto fantascientifico a scapito della parte filosofica, che effettivamente non è facile da rendere (anche per questo avevo grandi aspettative nei confronti di Lynch).
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    CITAZIONE (N. Zyme @ 18/3/2016, 12:35) 
    Ora boh, eppure sono in zona centrale della mia città, dovrei essere ben servita. Ho ordinato un libro in prio pure da ebay, se non arriva presto comincio a vedere come devo muovermi perché non è possibile.

    Ma infatti mi fa morire che al podere di Elena i libri sono arrivati senza problemi e i tuoi riescono in qualche modo a perdersi per strada.
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    Premetto due cose: io adoro Dune (probabilmente per gli stessi motivi di Wazoo) e adoro David Lynch. Però questo film proprio non si può vedere.
    C'è da dire che lo stesso Lynch ha poi ammesso di aver avuto problemi con produzione e post-produzione e nel suo caso non è mai un buon segno (vedi Twin Peaks dopo la scoperta dell'assassino). È un film anni '80, dai costumi alle atmosfere, per non parlare delle capigliature (vogliamo parlare dei fremen?). Capisci che è Dune perché la trama alla fine è quella, ma del romanzo non conserva nient'altro.
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    CITAZIONE (taksya @ 15/3/2016, 00:05) 
    Sappiamo che a Letz è arrivato il libro di Dajte...




    P.s.: spero che il postino non ti abbia spoilerato troppo.
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