La Cucina Piemontese

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    Confusione linguistica

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    Settembre è alle porte, fringuelli. Sapete cosa significa? Che sta arrivando l'autunno, la stagione in cui vale veramente la pena vivere in Piemonte! Dalla vendemmia alle sagre che spuntano come funghi, dalle colline immerse nella nebbia che mandano quel buon odore di terriccio e nocciole alle montagne che già cominciano a imbiancarsi. E poi la cucina, ché possiamo contarcela finché vogliamo ma la cucina piemontese è prettamente autunnale/invernale. Per cui, casomai vi sentiste molto esotici, vi lascio qui un po' di ricette con cui scaldarvi nei prossimi mesi.

    Avvertenza: la cucina piemontese esige l'aglio. Non intendo che lo prevede o lo consiglia, lo esige. Non sono sicuro che esista una ricetta in cui non ci sia almeno uno spicchietto. Siete avvisati.

    Soma d'aj
    Questa più che una ricetta è uno spuntino un po' becero ma del resto è/era la colazione di metà mattinata dei vendemmiatori, quindi che pretendete?
    Prendete una pagnotta tipo tartaruga, incidete col coltello uno spicchio d'aglio, intingetelo nell'olio e sfregatelo sul pane finché non sarà bello dorato. Se vi gira potete aggiungere del sale o del rosmarino.
    Questo è ciò che i vendemmiatori ricevevano per pranzo nei bei tempi andati, assieme a un bel grappolo di uva nera. È un modo come un altro per riempirsi la pancia con poco e io rido tantissimo quando ogni anno alle Sagre di Asti vedo la gente che fa file improbabili per aggiudicarsene una fetta. Babbei.

    Bagnet verd
    La salsa della vita. Quella piemontese non è una cucina particolarmente condita, con l'olio ci si va piano e peperoncino e altre spezie vengono usate con parsimonia. Ragion per cui il qui presente bagnetto la fa da padrone più o meno ovunque.
    Io ho sempre fatto riferimento a quello di mio padre sia per le dosi che per il sapore corretto, quindi quella che segue non è una ricetta molto scientifica:
    - tre mazzetti di prezzemolo;
    - quattro o cinque acciughe pulite o un cucchiaino di pasta di acciughe;
    - OLIO!
    - uno spicchio d'aglio tagliato a pezzetti;
    - un tuorlo d'uovo sodo;
    - un po' di mollica di pane imbevuta nell'aceto bianco e poi strizzata;
    - un cucchiaino di passata di pomodoro.
    Procedimento: frullate tutto, aggiungendo olio finché non prende la consistenza di una salsa. Se si sente troppo il prezzemolo aggiustate con le acciughe, se si sentono troppo le acciughe aggiustate con il pomodoro. Per assaggiare dovete (non "potete", attenzione) usare gli albumi sodi come scarpetta.
    Io vi direi di metterlo ovunque, ma per tradizione lo si mette sulle acciughe, sui tomini freschi (anche come "salsa verde", senza acciughe e pomodoro), sulle tagliatelle e sul bollito.
    Una variante è il bagnetto rosso, in cui prezzemolo e acciughe sono sostituiti da pomodori e un peperone, l'aceto bianco da quello nero e si aggiunge un pizzico di peperoncino.

    Edited by There is no self - 22/9/2022, 23:06
     
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