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Titolo: Diario di un sopravvissuto agli zombie
Autore: J.L. Bourne
Editore: Multiplayer.it Edizioni
Data di Pubblicazione: 2007
ISBN: 9788863552010
Pagine: 228
Il diario quotidiano della battaglia di un uomo per la sopravvivenza, contro le prove che il mondo dei non morti gli propone giornalmente. Una piaga sconosciuta dilaga sul pianeta. I morti risorgono e, come nuova specie dominante, reclamano la Terra. Imprigionato in una tragedia planetaria, toccano a lui decisioni fondamentali, scelte che faranno la definitiva e assoluta differenza tra la vita o l'eterna maledizione.
I libri del ciclo:
1. Diario di un sopravvissuto agli zombie
2. Oltre l'esilio
3. La clessidra infranta
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Lo stai per leggere o metti solo le mani avanti? . -
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metto le mani avanti... si prospetta un periodo intenso . -
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Quando verrà la sua ora, fammi sapere... . -
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Titolo: Diario di un sopravvissuto agli zombie
Autore: J.L. Bourne
Editore: Multiplayer.it Edizioni
Data di Pubblicazione: 2007
ISBN: 9788863552010
Pagine: 228
Il diario quotidiano della battaglia di un uomo per la sopravvivenza, contro le prove che il mondo dei non morti gli propone giornalmente. Una piaga sconosciuta dilaga sul pianeta. I morti risorgono e, come nuova specie dominante, reclamano la Terra. Imprigionato in una tragedia planetaria, toccano a lui decisioni fondamentali, scelte che faranno la definitiva e assoluta differenza tra la vita o l'eterna maledizione.. -
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Ho meditato un po' sulle stelline da dare a questa emnesima rivisitazione dell'apocalisse zombie e più di due non saltano fuori.
Probabilmente, leggendolo giornalmente sul web, avrebbe guadagnato qualche punto in più. Ma, tutto in una volta, rende meno l'angoscia della sopravvivenza giorno dopo giorno.
Tanto per cominciare il diario stesso non ha senso su carta. Si presume che sia la trasposizione di un blog, ma solo perché ne parla la prefazione.
Il protagonista descrive al suo pubblico tutto quello che fa... ma mai una volta dice dove scrive,.come lo fa e se incontra problemi.
Mai una volta viene citato l'atto dello scrivere e, se passi del tempo a parlarmi delle trasmissioni radio e video, del problema dell'elettricita, del peso delle cose che ti porti dietro... un accenno alla difficoltà di accedere a internet o di trovare un computer o del rischio di perdere un eventuale portatile/tablet/smartphon/diario/tavoletta di argilla ogni tanto dovresti farlo.
Superato questo dettaglio, restano personaggi bidimensionali, tutti con una abilità particolari che - presumibilmente - tornerà utile in seguito.
Lo stesso protagonista ha una capacità incredibile di prevedere il disastro e di attrezzarsi per tempo che supera il rischio di essere condannato per il furto di tutto il materiale che per caso si trova in casa.
Il resto della storia è un insieme di scene prese da tanti altri film/telefilm/videogiochi sugli zombie e il finale non aiuta a mantenere l'inteteresse per il seguito. Tanto che credo proprio che mi limiterò a farmi raccontare quello che accade nei due volumi successivi.
Non commento particolarmente lo stile poco curato e a tratti non proprio corretto perché, essendo un diario, c'è sempre la speranza che sia stato fatto apposta.
Ma non ci credo nemmeno mentre lo scrivo...
2 / 5. -
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Concordo con quasi tutto ciò che hai scritto (e se c'è bisogno sono disposto a fare un riassunto delle puntate successive sotto spoiler).
Dovendo leggere un libro sugli zombie non mi sarei aspettato nulla di diverso da una frittatona di situazioni letteviste e riletteviste.
Io mi aspettavo pochissimo e quindi la lettura non mi è risultata troppo deludente: insomma, niente di che, ma neanche il peggior libro letto quest'anno (Pompei resta imbattibile).
Aggiungo il consiglio di non andare avanti perché i successivi sono parecchio peggio
Aggiungo anche che dopo questa lettura ho tolto dalle mie liste "Metro 2033" perché per quest'anno ho raggiunto il limite di sopportazione dei fenomeni web.. -
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Metro 2033 è diverso perché non è americano e si sente.
Per questo non mi aspettavo molto neppure io... ma, per l'essere stato presentato come un fenomeno speravo in qualcosa di originale, almeno in qualcosina.
Invece, tolto il supporto web, crolla miseramente.... -
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Provo a scrivere un commento:
L'inizio del libro non è certo incoraggiante perché racconta il propagarsi dello zombismo così come l'hanno raccontato tutti i libri e i film scritti in precedenza. Un virus misterioso comincia a propagarsi da qualche località esotica (in questo caso la Cina, schema mentale tipico da marines) e non riesce ad essere controllato in alcun modo.
Il punto di forza reale di questo libro, forse l'unico, è la forma di diario. A parte i limiti stilistici che ha evidenziato tak qui sopra la forma scelta per raccontare le vicende è efficace e il fatto che l'autore sappia come comportarsi in casi estremi lo aiuta a delineare la situazione.
Dopo questo inizio si tratta, come è giusto che sia, di azione azione azione. Fughe dagli zombie, espedienti per allontanare gli zombie, modi interessanti per sparpagliare in giro per le strade deserte USA pezzettini di cervello zombie, ecc.
Niente di più, ma chi decide di intraprendere una lettura su questo tema cosa di diverso dovrebbe aspettarsi?SPOILER (clicca per visualizzare)Non malvagia la trovata di immaginare zombie resi più forti e veloci dalle radiazioni post esplosioni nucleari
Qui Il commento al secondo episodio.
Voto: 2/5. -
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Anche Brooks ha fatto iniziare il tutto in Cina, mi pare.
Nell'immaginario collettivo, dopo l'aviaria, arriva tutto da lì. Ma credo che il giro naturale delle influenze sia quello.... -
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Quello di Brooks mi intriga... però l'anno prossimo.
Vale la pena?. -
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Per me sì. Il taglio è giornalistico, offre varie visioni degli eventi in tempi e luoghi diversi, con intervistati diversi.
Il film non c'entra una cippa... ma il libro mi è piaciuto.
Deve esserci la scheda qui da qualche parte.... -
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Ricordo che questo libro è uno dei due vincitori del sondaggio per il GdL Una sfida al mese con il Mondo, da leggersi tra giugno e agosto... oltre che essere uno dei punti obbligati della Sfida Horror. . -
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Sono praticamente a metà. Lettura scorrevole. La storia mi sembra sempre un po' la solita solfa. La narrazione è molto sterile, proprio perchè strutturato come un diario forse un coinvolgimento più emotivo, riflessivo sarebbe stato più apprezzato. A tratti mi ricorda ovviamente, Io sono leggenda ma si ferma solo alla superficie. Con Matheson c'è tutt'altro spessore. Aspetto di leggere la conclusione che si è inventato Bourne per dare un giudizio finale. . -
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Oddio non c'è la conclusione... tocca pure leggere gli alttri due per sapere come finisce. Al momento non ne ho molta voglia: mi è sembrato un po' tutto già sentito, soprattutto l'ultima parte che mi ha ricordato addirittura Lost.
Per ora pauseggio con la serie e aspetto..
