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Titolo: Sotto la città
Autore: Arnaldur Indriðason
Anno: 2000
Editore: Guanda
Pagine: 274
Descrizione: C'è un biglietto dal significato misterioso accanto al corpo del vecchio Holberg, trovato col cranio sfondato nel suo appartamento di Reykjavík. All’agente Erlendur, solitario cinquantenne divorziato, a cui vengono affidate le indagini, sembra un caso banale, ma non appena comincia a scavare nella vicenda emergono sul conto dell'uomo dettagli inquietanti che conducono a un passato torbido, fatto di stupri e di perversioni. Ma non solo. Indizio dopo indizio, Erlendur scoprirà una città sconosciuta e segreta, una Reykjavík che cela un mondo sotterraneo, macabro e sconosciuto: la «Città dei barattoli», la sezione della facoltà di Medicina in cui un tempo venivano conservati organi umani a scopi scientifici e didattici...
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Un libro decisamente deludente. L'unica cosa che mi sentirei di salvare sono i dialoghi tra il protagonista e la figlia robbosa in cui quantomeno si prendono a male parole e si lanciano contro degli oggetti frantumabili.
La storia è costruita davvero male, l'indagine va avanti in alcuni punti grazie a un paio di telefonate di un ex poliziotto (o poliziotta? non è chiaro, comunque tale Marion) che senza alcun motivo, e senza neanche averne ricevuto richiesta, ogni tot chiama il protagonista per dargli delle dritte. Per la serie: ma i cazzi tuoi ogni tanto?
Perché non sperimentare a questo punto la figura di Dio che appare all'investigatore in tutto il suo splendore: "Peccatore, se vuoi trovare il tuo assassino indaga su questo indizio"?
Diciamo che lo stile narrativo non sarebbe neanche malaccio, ci sono cose più o meno interessanti, ma l'assassino è noto a pagina due, il modo in cui lo trovano è abbastanza banale e forzato, non valutano alcuna pista alternativa, praticamente pare che l'investigatore sappia già (anche lui) chi sia l'assassino in partenza (forse avrà ricevuto una telefonata da Marion anche su questo?)
Nota di demerito per la sinossi: "Erlendur scoprirà una città sconosciuta e segreta, una Reykjavík che cela un mondo sotterraneo, macabro e sconosciuto". Caro scrittore di sinossi: il libro, prima di scrivere le quattro righe, l'hai anche letto?
1/5
Edited by Don'tPanic - 26/11/2014, 10:04
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La sinossi è della casa editrice, mica di Amazon 
da ibs:SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONEC'è un biglietto dal significato misterioso accanto a corpo del vecchio Holberg, trovato col cranio sfondato nel suo appartamento di Reykjavik. Al commissario Erlendur, solitario cinquantenne divorziato, a cui vengono affidate le indagini, sembra un caso banale, ma non appena comincia a scavare nella vicenda emergono sul conto dell'uomo dettagli inquietanti che conducono a un passato torbido, fatto di stupri e di perversioni. Ma non solo. Indizio dopo indizio, Erlendur scoprirà che sotto una città apparentemente tranquilla si cela un mondo sotterraneo, macabro e sconosciuto: la "città dei barattoli", la sezione della facoltà di Medicina in cui un tempo venivano conservati organi umani a scopi scientifici e didattici.... -
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Editato. Grazie Marion... emh... Elianto! . -
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LOL 
prego nabbo ahah
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babbo? . -
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La sinossi è della casa editrice e no... non credo leggano i libri prima di farle. . -
.La sinossi è della casa editrice e no... non credo leggano i libri prima di farle.
potremmo aprire una discussione in merito ahah. -
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Ecco anche perché siete un pelino OT 
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Era il 3 marzo 2010... e aNobii nel frattempo ha barato con le stelline, che da 2 sono diventate 3. CITAZIONETrovo inquietante il panorama domestico dei paesi nordici... e l'Islanda non sembra fare eccezione. I personaggi sembrano disegnati a metà, ma - se non mi sbaglio - ci mancano i primi due capitoli della saga, quindi potrebbe essere solo un problema di continuità. La trama è abbastanza semplice, poco intrigante, ma si lascia leggere... non una lettura da ombrellone, ma da buco da riempire sì.
A distanza non ricordo nulla della storia, se non il fastidio.. -
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Inserendolo nell'indice mi sono accorta che è il terzo della serie con l'agente Erlendur, primo tradotto in italiano e che Tak e Fa hanno letto anche il terzo (clic ) rimanendo abbastanza freddini.... . -
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Non ricordavo neppure di averne letti due... .
