Wolf Chronicles

~ Dorothy Hearst

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    Titolo: La Promessa dei lupi (primo libro) Il Segreto dei lupi (secondo libro) (seguito)
    Autore: Dorothy Hearst
    Anno: 2008 (secondo libro)
    Editore: Tea (primo libro) Nord (secondo libro)
    Pagine: 357 (primo libro) 387 (secondo libro)
    Descrizione:
    Europa, 14.000 anni fa. Kaala è una lupa e il marchio bianco, a forma di falce di luna, sul suo pelo grigio, rivela che è di razza mista, una cosa inaccettabile per i membri del suo branco. Così, dopo che la madre è stata mandata in esilio, Kaala è costretta a una durissima lotta quotidiana per la sopravvivenza: tutti la disprezzano, quasi nessuno gioca con lei e persino il cibo le è spesso negato. Inoltre, sebbene nessuno lo sappia, Kaala ha infranto anche la legge principale del branco: è entrata in contatto col più grande nemico dei lupi, l'uomo. Non soltanto ha salvato una ragazzina che stava per annegare, ma da qualche tempo la affianca anche nella caccia, la protegge, la aiuta. E adesso, mentre la guerra tra gli esseri umani e i lupi sembra ormai inevitabile, per Kaala si avvicina il momento della scelta: rientrare nel branco e difendere la sua razza, oppure schierarsi al fianco di colei che le ha dimostrato affetto e amicizia. Una decisione che potrebbe segnare il futuro della vita sulla Terra.


    Un altra saga con protagonisti animali, tematiche fantasy ma ha un maggior peso per avventura e dramma.
    Interessante sotto certi aspetti, con una discreta rappresentazione e punto di vista del comportamento dei lupi
    (PS il terzo libro, "Spirit of the Wolves" in italiano ancora non l'ho visto.

    Pregi:
    "Prescelta" senza poteri: solitamente nel fantasy capita di osservare giovani protagonisti prescelti dotati di qualche genere di poteri o vantaggi rispetto agli antagonisti da sviluppare fino al confronto decisivo. In questa saga animale è interessante notare come Kaala (almeno per adesso) non abbia alcun vantaggio particolare rispetto a nemici ed amici e l'unico suo "vantaggio" consiste nella sua stessa situazione di emarginata che la costringe a compiere scelte e decisioni importanti. La trama comunque ha un tono fantastico perchè ci sono alcuni elementi soprannaturali in diverse occasioni.

    Antagonisti: Assolutamente misteriosi e nebulosi, vi sono una serie di personaggi che si "oppongono" a Kaala, e compiono anche azioni estremamente crudeli e riprovevoli, ma hanno tutti le loro buone ragioni, legate alla sopravvivenza personale. Questo vale specialmente per gli antagonisti del secondo libro: assolutamente spietati, ma le cui motivazioni sono motivate dal tentativo di salvare la propria stirpe.

    Difetti:

    Stile troppo simile a: La Visione di Clement Davies David, una storia sui lupi con una giovane femmina come protagonista, ma sorpatutto ad essere simile è lo stile di scrittura e di descrizioni (anche se effettivamente è un pò più povero e meno affascinante di quello della Visione, anche se comunque di buon livello). https://lavitaaltrove.forumcommunity.net/?t=53935530

    Crudezza. Ci sono un paio di scene a forte impatto e decisamente dure. Senza dire esplicitamente come, dove, quando posso comunque che si tratta di:
    una scena lenta e descritta dove viene uccisa una cucciolata di lupetti, uno ad uno. Infine l'uccisione di una lupa, giovane, forte, buona ecc.. alla quale era stato concesso un privilegio e poi dopo esserglielo stato tolto per un semplice cambio di opinioni viene brutalmente massacrata come conseguenza di questo cambio di idee quando sarebbe bastato un "Hey senti, abbiamo cambiato idea, non puoi più andare"

    Onestamente penso che diano un tocco drammatico alla trama ma sono un pò "sporadiche" e inaspettate: o inseriva un maggior numero di tali scene e creava qualcosa di più omogeneo, oppure non le inseriva affatto.

    Edited by Kooskia - 20/11/2013, 13:20
     
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    Scrivo a scopo informativo che la casa editrice mi ha risposto che NON tradurranno il terzo libro.
    Lo leggerò in inglese e farà una breve recensione (è il libro conclusivo della trilogia).
     
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    È la tendenza che sembrano avere quasi tutte le CE nei confronti delle saghe.
     
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    Ok, ecco qui la parte finale della mia recensione. Posso solo dire che il terzo volume ha schockato molta gente (me incluso) e ci sono state recensioni e commenti pesantissimi, io cercherò di razionalizzare il più possibile.


    Pregi:
    Genitori
    Uno dei punti di sprono più interessanti dei due libri è ovviamente l'interesse e l'ansia di Kaala di incontrare i suoi genitori.
    Il vago ricordo della madre e il non sapere nulla di suo padre, rimangono nella mente della protagonista per molto tempo e tutto sommato penso che le due figure siano riuscite bene anche se in maniera inaspettata.
    Le scene di interazione con la ritrovata madre sono molto belle e soddisfacenti, in quanto lei (come speravo) è un personaggio deciso (anche se non da lupa capobranco) ma anche protettivo.
    Curioso il personaggio del padre, che si rivela essere il capobranco di un gruppo di "quasilupi" (in pratica i primi cani), ed è anche abbastanza curioso come sostanzialmente Neesa (madre di Kaala) abbia avuto una cucciolata da lui sostanzialmente allo scopo di incrociare le stirpi e farla venire al mondo (senza quindi alcunché di romantico): la cosa viene affrontata, forse un pò brevemente, ma è bello come comunque Kaala accetti e comprenda e alla fine apprezzi le ragioni e le motivazioni di entrambi i suoi genitori.


    Difetti:

    Ripetitività
    Il terzo libro purtroppo soffre di una ripetitività a volte anche monotona. Benchè la storia si sposti al di fuori della vallata, non cambia sostanzialmente nulla: la protagonista e i suoi amici (lupi, umani, corvi) sono nuovamente immersi in una serie di "compiti da assolvere" per conquistare la fiducia di umani che a volte sono titubanti e a volte no, allo scopo di soddisfare una "Promessa" atta ad impedire agli uomini di distruggere la natura e tutte le altre razze.
    Il problema è che l'argomento viene ripetuto e dibattuto (con sempre le STESSE conclusioni) diverse DOZZINE di volte, senza che poi se ne venga a capo veramente! Alla fine la soluzione più scontata (la razza canina, da "tramite" nella speranza che un giorno gli umani si ricorderanno e si fermeranno nella loro opera di conquista&distruzione) è quella che riesce, non delude di per sè, ma quello che fa storcere il naso è come moltissima parte della trama sia stata spesa in maniera ripetitiva.



    (SPOILER SPOILER SUL FINALE)

    Finale CRUDELE
    Assolutamente sorprendente, shoccante e terribile il finale delle ultime pagine!
    Lo si intuiva già da mezzo capitolo: con la protagonista Kaala che si costringeva a fare da tramite per far vedere una sorta di "limbo" a dei GrandiLupi e convincerli di alcune cose, e ogni volta Kaala soffriva del freddo e del gelo e degli effetti di quel posto. Lei ripete il processo più e più volte indebolendosi, alla fine nelle ultime pagine, quando sconfitti tutti i principali villains, trovata una soluzione per tutto, c'è il rischio di essere inseguiti da villains umani minori, lei entra nel limbo ancora una volta per avvisare la sua amica umana.... e alla fine essendoci restata troppo a lungo muore!
    Fine.
    Assolutamente shockante perchè a diversa di altre saghe animali simili come "La Visione" di Clement Davies David, il "sacrificio" della protagonista è assolutamente NON NECESSARIO (in moltissime altre scene avevano convinto i loro amici a fare qualcosa o a seguirli SENZA prendersi un rischio del genere).
    Non vi è ragione alcuna! Oltretutto la saga è molto nell'ottica della "lotta per la vita" e punta al raggiungimento quanto meno della felicità personale, dopo aver compiuto sfide e sofferenze.
    Davvero... la morte della protagonista non ha alcun senso logico, nè narrativo. Sopratutto dopo che per diverse pagine già si prospettava un futuro con il lupo che la ama, parlando già di cuccioli, con i loro amici e compagni (gli umani legati a loro, il corvo ecc..), il tutto viene "strappato" alla protagonista proprio sul finale!
    In maniera peraltro molto amara, ed estremamente rapida: con Kaala che a malapena si rende conto della cosa che viene descritta in DUE PAGINE, venate da amara rassegnazione.
    Un finale assolutamente INDEGNO per una saga che anni fa aveva attirato la mia curiosità di lettore amante dei lupi e degli altri animali.
    L'unica ragione plausibile per un tale finale è che abbia pensato "Ok... serve che metta qualcosa di sorprendente per ridestare il lettore da una trama ripetitiva: allora uccido la protagonista proprio alla fine, dopo che hanno vinto, di sorpresa, e dopo che già si prospettava l'happy ending".


    Io non sono un super-fan dell'happy ending: alcune storie non lo meritano. Alcune storie meritano il sacrificio. Alcune storie meritano un finale che sia felice che triste. Ma alcune storie MERITANO l'happy ending dopo che un protagonista ne passa di tutti i colori, si sacrifica, si spreme, si sforza per tre libri per venirne a capo, sopratutto con tali prospettive finali!



    Non è la prima volta che rimango amareggiato in questo modo, ma davvero, Dorothy Hearst si è impegnata a fondo per riuscirci v.v
     
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3 replies since 6/4/2013, 15:58   856 views
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