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Titolo: Il mondo senza di noi
Autore: Alan Weisman
Anno della prima uscita: 2007
Editore: Einaudi
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Cancellateci, e osservate ciò che rimane. Come reagirebbe il resto della natura se all'improvviso si trovasse sollevata dall'incessante pressione che esercitiamo su di essa e sugli altri organismi? Quanto ci metterebbe la natura a recuperare il tempo perduto? A disfare le nostre monumentali città, i composti plastici, i rifiuti tossici? Riuscirebbe a cancellare le nostre tracce? E noi, con la nostra arte e le nostre creazioni, lasceremmo una traccia di qualche tipo, nel mondo senza di noi? Viaggiando attraverso le parti del mondo già "deumanizzate", e avvalendosi della consulenza di esperti e di una scrittura sobria e coinvolgente, Weisman disegna il pianeta come sarebbe, se un'epidemia o una catastrofe eliminassero per sempre gli esseri umani. E scrive un saggio che indaga il nostro impatto sulla Terra a ogni pagina, che i lettori e i critici hanno da subito avvertito come un punto di svolta.
Sto leggendo su consiglio di Weltschmerz!. -
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Biting's excellent.
It's like kissing.
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Lo lessi anche io, tempo fa... l'ho trovato interessante, ma niente di nuovo sotto il sole.
E' indubbio che se improvvisamente scomparissimo, la Terra starebbe benissimo e recupererebbe in fretta.
Siamo noi il problema.... -
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Concordo pienamente.... . -
Fa}.
User deleted
ci fai sapere com'è?
mi incuriosisce abbastanza. -
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"Noi siamo per definizione invasori alieni. Ovunque, tranne in Africa. Ogni volta che Homo sapiens è arrivato da qualche parte, qualcosa si è estinto".
(Les Knight, in Alan Weisman, Il mondo senza di noi). -
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Libro letto grazie al consiglio di Weltsch, ribadisco.
La lettura è stata molto soddisfacente e per certi versi illuminante.
Pensavo una cosa più tecnica e dettagliata, invece l'ho trovato un libro di ampio respiro, con tante divagazioni storiche, tante teorie e tante osservazioni: racconta le cose come stanno, immagina come potrebbero stare.
Non fornisce un quadro d'insieme che prenda in considerazione tutte le catastrofi possibili però, ne analizza una alla volta. Questa è l'unica pecca che ho trovato.
Di sicuro è un buon libro di divulgazione, che dovrebbe far riflettere moooolto e molto a lungo buona parte di noi. Sono rimasta sconcertata dal concetto che ogni singolo pezzettino di plastica fabbricato dal 1950 oggi, a parte la piccola percentuale che è stata bruciata, è ancora in circolazione..... -
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www.worldwithoutus.com/did_you_know.html
Interessante....