Letteratura Russa

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    Lascio che le cose mi portino altrove

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    Prendendo spunto da un mio recente commento su Libridine ho deciso di provare a mettere finalmente giù qualche riga sulla letteratura russa anche qui su Altrove. Spero che un giorno o l'altro Weltschmerz venga a contraddirmi e correggere tutte le sciocchezze che scriverò.
    Provo ad andare con ordine, spulciando tra gli appunti dei vari esami che ho dato nel corso degli anni.... Casomai voleste approfondire qualche autore o argomento fatemi un fischio che controllo tra i miei libri quello che ho.

    Per cominciare, anzi PRIMA di cominciare seriamente (sarà una cosa luuuunga) vi segnalo quali sono i libri e gli autori di critica su cui ho studiato e che mi sono rimasti più impressi:

    * M. Colucci R. Picchio, Storia della civiltà letteraria russa, Dizionario-Cronologia, UTET, 1997
    Praticamente è la bibbia degli studenti di lett. russa. In due volumi, saggi di autori eminenti su qualunque aspetto della letteratura russa. Approfondito e interessante, da fotocopiare e consultare =P


    * R. Jakobson, Premesse di Storia Letteraria Slava, Mi, Il Saggiatore, 1975

    * Nabokov Vladimir, Lezioni di letteratura russa, Garzanti Libri, 1995 ISBN: 8811675014 9788811675013

    * Poesia russa del Novecento, a cura di Angelo Maria Ripellino, Guanda, Parma, 1954

    * Ripellino, Angelo Maria, Letteratura come itinerario nel meraviglioso , 1968


    * Spendel, Giovanna, Voci e personaggi dell'Ottocento russo, 1987


    * Lo Gatto, Ettore, La letteratura russa , 1944
     
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    Il primo autore che di solito si studia affrontando la lingua e la letteratura russa è Aleksandr Sergeevič Puškin. Nato nel 1799 e morto in duello nel 18371 è considerato il padre della letteratura russa. Ma perché non si studia nulla prima di lui?
    Semplicemente perché una vera e propria letteratura russa prima di lui non esisteva: era considerata un vezzo da nobili e non aveva alcuna rilevanza o riscontro a livello nazionale, perlopiù si trattava di elegie copiaticce dalle tradizioni letterarie francesi/greche.


    Puškin è stato il primo a dare dignità di lingua letteraria al russo: un poeta elegantissimo, raffinato ed estremamente musicale.
    Formatosi nel liceo di Carskoe Selo, nei pressi di San Pietroburgo2 ben presto si caratterizza per le sue idee "libere": lontane dagli schemi prefissati tanto da un punto formale quanto da un punto di vista contenutistico. In seguito sfiderà il potere con delle opere apertamente contrarie agli zar, parteciperà alle azioni dei decabristi3 e per questo verrà esiliato.
    Una volta tornato a San Pietroburgo scrive "il cavaliere di bronzo", poema dedicato alla statua equestre raffigurante lo zar Pietro il grande che si affaccia sulla Neva, probabilmente la sua opera più conosciuta.
    Nel gennaio 1837 sfida a duello un barone, presunto amante della moglie, e muore pochi giorni dopo in seguito alle ferite riportate.

    Puskin è un'anima inquieta, dolente e malinconica, le sue poesie e i suoi poemi sono molto introspettivi e riflessivi.
    Tradotti perdono inevitabilmente la loro musicalità, ma vale la pena affrontarli anche solo per conoscere la profondità di questo magnifico autore.
    Le sue opere principali sono:

    Il prigioniero del Caucaso (1820-21)
    La fontana di Bachcisaraj (1822)
    Boris Godunov (1825
    I racconti di Belkin (1830)
    Evgenij Onegin (1831)
    Il cavaliere di bronzo (1833)
    La dama di picche (1834)
    La figlia del capitano (1836)


    1In Russia c'è questa credenza assai particolare: si dice che "i grandi autori" siano coloro che in qualche modo presagiscono la propria morte. Puškin descrisse la morte in duello del protagonista del poema omonimo, Evgenij Onegin , da molti interpretata come una premonizione.
    2 La città di San Pietroburgo è spesso presente come un personaggio vero e proprio nelle opere degli autori che vi vivono, tanto da poter parlare di un vero e proprio "testo pietroburghese" che unisce tutte queste opere "spalmate" per circa tre secoli. Per approfondire potete guardare questa discussione: https://lavitaaltrove.forumcommunity.net/?t=29320158
    3 www.pbmstoria.it/dizionari/storia_mod/d/d019.htm
    CITAZIONE
    DECABRISTA, RIVOLTA
    (dicembre 1825). Tentativo insurrezionale organizzato dagli ufficiali della guardia imperiale russa contro il regime zarista. Decabristi (dal nome russo, dekabr', di dicembre) in senso lato furono poi detti tutti i membri delle società segrete che prepararono il moto. Il centro principale della rivolta fu San Pietroburgo, dove il 14 dicembre, giorno in cui doveva avvenire l'incoronazione dello zar Nicola I, alcuni reparti dell'esercito dettero vita a un sollevamento, che venne però circoscritto e soffocato. Minor consistenza ebbe il moto organizzato nella Russia meridionale, che fallì rapidamente in seguito all'arresto di uno dei suoi principali artefici, S. Murav'ev Apostol. Al termine dell'insurrezione cinque ribelli (Pestel', Ryleev, Kachoviskij, Bestuzev-Rjumin e lo stesso Murav'ev Apostol) furono impiccati; oltre un centinaio di insorti furono arrestati e condannati ai lavori forzati o all'esilio. La rivolta fu il frutto della generica aspirazione alla libertà e alla democrazia sviluppatasi in alcuni ceti nobiliari e borghesi all'indomani della rivoluzione francese e dei nuovi fermenti ideali diffusisi tra gli ufficiali che avevano partecipato alle campagne contro Napoleone. Intrisa di valori patriottici e nazionalistici, la rivolta avrebbe poi offerto importanti spunti alla dottrina slavofila (vedi slavofilia) ispirando qualche anno dopo anche un movimento di riforme sociali.



    Мой голос для тебя и ласковый и томный
    Тревожит поздное молчанье ночи темной.
    Близ ложа моего печальная свеча
    Горит; мои стихи, сливаясь и журча,
    Текут, ручьи любви, текут, полны тобою.
    Во тьме твои глаза блистают предо мною,
    Мне улыбаются, и звуки слышу я:
    Мой друг, мой нежный друг... люблю... твоя... твоя!..

    1823


    Altre opere, in russo (o in inglese)
     
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    CITAZIONE (Yelena‚ @ 1/8/2011, 16:06) 
    * Spendel, Giovanna, Voci e personaggi dell'Ottocento russo, 1987

    ARGH! JANINA! Questa sballata che si fa chiamare Giovanna perché detesta il suo nome vero, che in due ore di lezione infila una mezz'ora buona di "così, 'nsomma, cosìnsomma", che fa confusione tra grammatica italiana e russa, perde il filo del discorso, lo riprende, lo ingarbuglia, che chiede alla gente dell'Erasmus se a San Pietroburgo ha mai partecipato a un funerale, che salta da una frase all'altra senza soluzione di continuità, che a metà spiegazione fa pause interminabili - desiderando, probabilmente, di poter farsi una fumata d'oppio - che non si presenta a più appelli consecutivi senza dare spiegazioni e, dopo una quantità infinita di e-mail su una relazione da consegnare, chiede alla povera ragazza cosa voglia da lei!

    Non ho ancora letto nulla di suo, ma dovrò farlo per l'esame e ho paura.
     
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    Ahaha pensa io l'ho sentita per e-mail quando avevo intenzione di venire a fare la specialistica a Torino.....!!!
    Comunque ho visto che ci sono anche saggi della Pljukanova sul tomo di Picchio, che era la prof del 2° anno a Perugia (non ho mai frequentato con lei però).
     
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  5. Fa}
     
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    ma metterai anche una selezione di opere da approfondire? sono molto ignorante e me ne dispiaccio. mi farebbe comodo avere una lista da cui partire
     
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  6. Help!
     
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    Sono d'accordo con Fa ^^ forniscici una bella lista,intanto ho acquistato "Delitto e Castigo"
     
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    Il titolo "ti rinviano a te stesso" sotto al nick "Help!" è probabilmente una delle cose più belle mai generate da un computer.
    Visto che sto studiando 300 anni di letteratura per l'esame, provo a farvi una lista sommaria. Correzioni ed aggiunte sono le benvenute.

    Non credo vi interessi la letteratura medievale e della prima età moderna, quindi passo direttamente al XVIII secolo, quando comincia l'età classica (periodo che coincide con l'inizio dell'influenza europea in Russia, ci sarebbe da fare un discorso a parte ma chissene).

    MICHAJL VASIL'EVIC LOMONOSOV (1711-1765)
    Poeta, scrittore, linguista e scienziato. Il primo uomo universale russo, insomma. I suoi trattati di linguistica sono dei bei tomi da leggere, ma non può non essere nominato.

    VASILIJ ANDREEVIC ZUKOVSKIJ (1789-1852)
    Considerato il patriarca dell'età d'oro della poesia. Ha svolto prevalentemente lavori di traduzione, ma dicono che le sue poesie valgano la pena. Se Yele ha qualche titolo, si faccia avanti.

    ALEKSANDR SERGEEVIC PUSHKIN (1799-1837)
    L'esponente di spicco della prima generazione dell'età dell'oro e sicuramente uno degli autori più noti all'estero.
    Opere:
    - Evgenij Onegin, romanzo in versi;
    - Il cavaliere di bronzo, poema;
    - La figlia del capitano, romanzo breve;
    - Ruslan e Ljudmila, poema;
    - Il prigioniero del Caucaso, poema;
    - La fontana di Bakhcisaraj, poema;
    - Boris Godunov, tragedia.

    ALEKSANDR SERGEEVIC GRIBOEDOV (1795-1829)
    Poeta, drammaturgo e diplomatico. La sua opera principale è Che disgrazia, l'ingegno!, una commedia in versi di cui ho letto le prime pagine e posso garantirvi che merita. Vi basti sapere che le frasi al suo interno sono diventate espressioni e proverbi nella lingua russa.

    FEDOR IVANOVIC TJUTCEV (1803-1873)
    Tipo strano, per tutta la sua vita ha parlato e scritto esclusivamente in francese, tranne che nelle sue opere. Qui in casa ho una vecchia raccolta di sue poesie, e devo dire che ce ne sono di notevoli. Per la precisione si tratta di: F. J. Tjutčev. Poesie. A cura di Eridano Bazzarelli. Milano, Ugo Mursia ed., 1959.

    MICHAJL JUREVIC LERMONTOV (1814-1841)
    Anima inquieta del primo Ottocento russo, viaggia come ufficiale della Guardia di cavalleria in Russia e nel Caucaso. Di lui consiglierei pressoché qualsiasi cosa, ma se proprio avete bisogno di un elenco:
    - Un eroe del nostro tempo, romanzo;
    - La principessa Ligovskaja, romanzo;
    - Il ballo in maschera, poema;
    - Il prigioniero del Caucaso, poema;
    - La morte del poeta, poema sulla morte di Pushkin.
     
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    Weltsch
    anche io volevo fare un elenco del genere, ma il tempo manca!

    Di Zukovskij ho letto solo poesie in varie antologie, se non ricordo male lui è stato importante più come traduttore, importando in russia poemi di fondamentale importanza per la formazione di tutti i poeti che vennero dopo di lui, tra cui lo stesso Puskin.

    Tra quelli della "prima ondata" di grandi autori aggiungo Gogol'... anzi, rimando a questa discussione dove avevo postato l'introduzione della mia tesi sulle Anime Morte XD https://lavitaaltrove.forumcommunity.net/?t=30799970
    Qui li ho "liquidati" in mezza riga, ma i racconti di Pietroburgo sono veramente una delle pietre miliari della letteratura non solo russa.... Ironico e letteralmente surreale, pieno di fantasmi e cose improbabili, questo libro è stato sicuramente fondamentale nella formazione di autori come Kafka...


    Io amo Gogol'!
     
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    CITAZIONE (Yelena‚ @ 26/8/2011, 08:08) 
    Weltsch
    anche io volevo fare un elenco del genere, ma il tempo manca!

    Di Zukovskij ho letto solo poesie in varie antologie, se non ricordo male lui è stato importante più come traduttore, importando in russia poemi di fondamentale importanza per la formazione di tutti i poeti che vennero dopo di lui, tra cui lo stesso Puskin.

    Tra quelli della "prima ondata" di grandi autori aggiungo Gogol'... anzi, rimando a questa discussione dove avevo postato l'introduzione della mia tesi sulle Anime Morte XD https://lavitaaltrove.forumcommunity.net/?t=30799970
    Qui li ho "liquidati" in mezza riga, ma i racconti di Pietroburgo sono veramente una delle pietre miliari della letteratura non solo russa.... Ironico e letteralmente surreale, pieno di fantasmi e cose improbabili, questo libro è stato sicuramente fondamentale nella formazione di autori come Kafka...


    Io amo Gogol'!

    Gogol' non l'ho ancora inserito perché devo ancora studiarlo bene (per la precisione, mi sono fermato prima del suo capitolo perché devo studiare un po' di grammatica). Stessa cosa per Tol'stoj, Turgenev e Dostoevskij: aspetto di assimilarli e poi butto giù due righe.
     
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    Ma tipo Esenin, Blok e Majakovskij?
     
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    Abbi pazienza! stiamo andando avanti cronologicamente! =)
    Alla prossima puntata: metà ottocento; fine ottocento; a cavallo dei due secoli; autori sovietici; autori del disgelo; autori post disgelo.
    ^^
     
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    Sono autori che conosco poco e non ho nel programma (ho inconsciamente prefigurato una lista di autori fino al tardo '800, dove ho materiale adeguato). Per adesso li lascio a chi ne sa di più.
     
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    Io ne ho studiato un po' durante la specialistica, ma anche noi ci siamo soffermati molto di più sugli autori ottocenteschi.
    Oh, per altro qui ho postato una mia traduzione di un testo di Tjutčev!
     
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    up - elena ricordati di portare avanti questo topic.

    nella prossima puntata: i grandi dell'800
    i decabristi
    dostevskij vs tolstoj
    cechov
     
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