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"Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi"
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Titolo: Il cielo di pietra
Autore: N.K. Jemisin
Anno: 2021
Editore: Mondadori
Pagine: 444
Descrizione:
Vincitore del Premio Hugo 2018. Miglior romanzo
L'emozionante conclusione della trilogia La Terra Spezzata.
Non essere paziente. Non esserlo mai. È così che inizia un nuovo mondo. Come possiamo prepararci per il futuro se non riconosciamo il passato?
La Luna sta per sfiorare di nuovo l'Immoto. Se porterà la salvezza o la distruzione dell'umanità dipende da due donne. Essun ha ereditato il potere di Alabaster Diecianelli. Vuole usarlo per ritrovare la figlia Nassun e tentare di costruire un mondo migliore, dando una seconda occasione all'umanità. Ma aprire il Portale degli Obelischi non basta. Bisogna far tornare la Luna. Nassun ha sperimentato tutto il male possibile ed è giunta a una conclusione che sua madre non accetta: il mondo è troppo guasto per poterlo riparare. Meglio distruggerlo per sempre. Madre e figlia si ritroveranno l'una contro l'altra nell'ultima, decisiva lotta per la sopravvivenza o la fine dell'Immoto.-----------------------------
Ultimo libro, all'altezza dei primi due, di una trilogia superba. Faccio fatica a separare questo volume conclusivo dall'intera trilogia: non vogliatemene, quindi, se il mio commento abbraccerà l'intera opera.
Una trilogia completa e complessa, che riesce a mantenere altissima l'attenzione fino all'ultimo, capace di far riflettere e di abbracciare la consapevolezza che le persone sono tutt'altro che semplici e "inquadrabili" e in grado di affrontare temi importanti (la genitorialità, il senso di giustizia, i cambiamenti climatici e ambientali, la complessità delle relazioni, il razzismo, il tema della discriminazione e della convivenza, ...). E' una trilogia capace di coinvolgere (e di sconvolgere, aggiungerei): ti trascina in un mondo fittizio ma assolutamente riconducibile a quello attuale, ti porta a comprendere quanto sia difficile e complesso conoscere le persone, alle volte riuscire a comprenderle quando sembra che tutto sia dominato dalla logica del prevalere sull'altro e annientare/sfruttare il diverso… senza mai dimenticare che c'è sempre una possibilità di scelta e sono queste scelte che prendiamo che definiscono chi siamo e cosa vogliamo.
Quando sono arrivata alla fine sono rimasta per qualche secondo "sospesa" e non sono riuscita a dire altro che : " Wow!"
Edited by mercoledì - 15/9/2023, 18:45
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