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Titolo Perché hai paura?
Titolo originale Les refuges
Autore Jérôme Loubry
Traduttore Luigi Maria Sponzilli
Genere thriller, psicologico
Paese Francia
Lingua francese
Prima edizione 2019
Edizione italiana 2021
Editore italiano SEM
Pagine 352
Trama
1986, Normandia. Sandrine Vaudrier, una giovane giornalista, apprende che la nonna materna Suzie, che non ha mai conosciuto, è morta e le ha lasciato in eredità tutti i suoi averi. Deve quindi svuotare la sua casa, dove viveva da sola, su un’isoletta poco distante dalla costa atlantica.
Quando arriva sull’isola, grigia e fredda, Sandrine scopre che è abitata soltanto da quattro anziani organizzati quasi in un’autarchia. Tutti descrivono sua nonna come una persona cordiale e affascinante. Tuttavia, l’atmosfera è strana in quel luogo...
In poche ore Sandrine si rende conto che gli abitanti nascondono un segreto. Qualcosa o qualcuno li terrorizza. Ma allora perché nessuno di loro lascia mai l’isola? Cosa è successo ai bambini della colonia nata dopo la guerra e chiusa nel 1949? Chi era veramente sua nonna?
Sandrine verrà ritrovata pochi giorni dopo mentre vaga su una spiaggia con i vestiti coperti di sangue non suo...
Un thriller psicologico con una trama avvincente e personaggi accattivanti, che esplora la complessità della mente umana e le sue forme di difesa contro il dolore. Una narrazione incalzante fino al colpo di scena finale, inatteso ed esplosivo.¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥
Sulla carta sembrava una storia interessante, anche se a quarta di copertina copre solo una minima parte della storia.
Non temendo gli spoiler, prima di iniziarlo ho ho letto come sempre qualche recensione e il fatto che, più di una volta, venisse citatomi ha portato ad indovinare dove Jérôme Loubry volesse andare a parare e, con il senno di poi, nell'introduzione c'è la soluzione, facile da individuare se si sono letti/visti altri prodotti del genere.SPOILER (clicca per visualizzare)
Dopo il lungo preambolo posso dire che, nel complesso, la storia tiene abbastanza attaccati al libro. Si è curiosi di vedere dove l'autore vuole arrivare e, nonostante i continui colpi di scena (il primo coglie di sorpresa, il secondo è quasi scontato, la reazione al terzo dipende da come si sta gradendo la lettura), l'interesse legato al voler scoprire il finale non scema.
Però... c'è un però che giustifica le due stelle...
I personaggi, nonostante il castello di carte costruito su di essi, sembrano bidimensionali, cosa non ottimale visto il carico emotivo messo sulle loro spalle.
Le descrizioni dei posti sono un filo più interessanti, ma dopo la prima boa assumono anche loro l'aspetto di un fondale dipinto.
Non mi stupirei di vedere, nel prossimo futuro, una serie tv tratta dal libro. La struttura del romanzo è perfetta e sembra confezionata proprio in previsione di una trasposizione.
Nel complesso, nonostante la velocità con cui si è fatto leggere, posso dire di non aver gradito quasi nulla.
2 / 5.