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detto anche l'impanicato
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Titolo: Il cane giallo
Autore: Georges Simenon
Anno: 1931
Editore: Adelphi (1995)
Pagine: 144
Descrizione: Maigret è chiamato a Concarneau, per indagare sull'enigmatico ferimento del famoso commerciante di vini locale, Mostaguen. Quello di Mostaguen è solo il primo di una serie di omicidi, o tentati omicidi, che coinvolgono il gruppo di amici del commerciante, tutti esponenti di spicco della città. Maigret segue la sua pista, in qualche modo guidato da un bizzarro cane giallo sempre presente nei momenti e sui luoghi degli omicidi.
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Leggo in svariati commenti che secondo molti non sia il miglior Maigret. Effettivamente non è una storia sfavillante, certo se confrontato con lo standard degli altri gialli che ho letto in vita mia sarebbe comunque un grandissimo libro, ma purtroppo per lui ho letto altri Maigret prima di questo.
Però in questo libro appare chiarissimo il manifesto del commissario, che ripete fino allo sfinimento: "Io non deduco mai!". In opposizione ai grandi che lo hanno preceduto (Sherlock Holmes e Poirot) lui non fa della deduzione la sua principale arma di indagine. Qui sta gran parte del fascino e della genialità dell'opera di Simenon.
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