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Titolo: Postmortem
Autore: Patricia D. Cornwell
Anno: 1990 (ita 1994)
Editore: Mondadori
Pagine: 322
Descrizione: Un serial killer è in azione nella città di Richmond: già tre donne sono morte, violentate e strangolate nelle loro camere da letto. I delitti avvengono sempre di sabato, prima dell'alba. Kay Scarpetta sa che il sanguinario killer può tornare a colpire in qualunque momento e non può escludere alcuna ipotesi. Nemmeno quella di essere la prossima vittima.
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Finalmente dopo anni ho ritrovato la voglia di leggere qualche romanzo di genere. Riguardo questo in particolare... non un capolavoro, comunque si lascia leggere.. -
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Biting's excellent.
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L'ultima volta che lo.lessi fu nel 2008, la precedente poco dopo la pubblicazione in Italia. CITAZIONEAlla prima lettura lo trovai eccezionale. In tempi ancora molto lontani da serie come CSI e simili, l'ambientazione e le descrizioni del mondo lavorativo della protagonista erano all'avanguardia.
Rileggendolo adesso, si sorride davanti alle stesse descrizioni che avevano deliziato. Che si tratti dell'analisi del DNA o dell'utilizzo di un computer, abbiamo fatto passi da gigante.
Invece, quello che si ritrova e che ancora affascina, è il riscoprire la prima Scarpetta, riscoprire quanto fosse già paranoica, quanto fossero antipatici personaggi come Marino o la sorella e ritrovare un intreccio chiaro e pulito, che si segue senza salti mortali e risulta perfettamente credibile alla fine.
Mentre l'avanzamento tecnologico si può comprendere, la degenerazione subita dalle trame negli ultimi libri della saga, invece, non possono che lasciare una certa nota di tristezza.
Resta uno di quelli libri/serie che non regge al passaggio del tempo.. -
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Effettivamente dal punto di vista tecnologico è fortemente obsoleto, non oso immaginare cosa possa pensare un millenial leggendo di "floppy disk" o cose del genere.
Però dal punto di vista degli argomenti e di certe scelte narrative non è invecchiato così male, sono riuscito a intuire le influenze su ciò che c'è stato dopo, come ad esempio Dexter, se non vogliamo parlare del già citato CSI, ma insomma è come se ci fosse un certo tipo di thriller made in USA che continua a seguire la stessa ricetta, aggiungendo una spezia diversa autore dopo autore. E devo dire che se preso a piccole dosi il risultato raramente è noioso.. -
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L'ho letto che era il 1997 o giù di lì, facevo le medie (a proposito della violenza tra i teens ) e mi ricordo che mi colpì moltissimo. Non c'era niente di simile tra le mie letture e visioni, e sono andata avanti con la Cornwell per diversi anni, poi. Probabilmente potrebbe essere interessante dargli una riletta e vedere l'effetto che fa . -
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Io ce l'ho in lista da anni. .