Nemesis (Publio Aurelio Stazio #14)

~ Danila Comastri Montanari

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    Titolo Nemesis
    Autore Danila Comastri Montanari
    Serie Publio Aurelio Stazio #14
    Genere giallo, storico
    Paese Italia
    Lingua italiano
    Prima edizione 2007
    Editore Hobby & Work
    Pagine 318
    Trama
    Anno 25 dopo Cristo: in una sperduta regione del Caucaso, ai confini dell'Impero Romano, la Legio III Gallica si rende colpevole del massacro di un centinaio di civili. Ventidue anni dopo, l'unica superstite dell'eccidio, che ha assunto il nome di Nemesis (cioè "Vendetta"), compare nell'Urbe decisa a regolare i conti con gli antichi stragisti.
    Per rintracciarli ha bisogno di un alleato e, ravvisandolo in Publio Aurelio Stazio, ne prende in ostaggio l'amica Pomponia per indurlo a collaborare.
    Drammaticamente diviso tra la fedeltà alle legioni e l'ansia per la sorte dell'amica, Aurelio inizia la sua indagine nella III Gallica.
    Tutto a un tratto, però, i legionari cominciano a morire di morte violenta e su ognuno di loro viene trovata una piccola tigre di legno.
    Nemesis nega di essere l'assassina e Aurelio le crede: prende così avvio una seconda, pericolosissima inchiesta, alla quale si affianca quella parallela del segretario Castore, che mal sopporta di essere tagliato fuori dal gioco. E intanto l'assassino torna a colpire...

    ¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥


    Nel 2009 Nemesis prendeva tre stelle e mezza e riceveva questa recensione:
    CITAZIONE
    Anche qui prevale il voto per la familiarità con i personaggi e con la loro storia, che non per il reale pregio del romanzo.
    La trama gialla c'è sempre ma i vari personaggi, da Publio a Castore, da Paride a Pomponia (che, purtroppo, compare pochissimo), sembrano slegati e semplici imitazioni di loro stessi.
    Si arriva alla soluzione, ma in modo un po' sconclusionato... almeno rispetto ai precedenti.

    Nel 2021, alla seconda rilettura, il parere non varia di molto.
    Non ricordavo nulla della storia e niente è riemergono durante la lettura, come è spesso capitato con i romanzi precedenti.
    Interessante la storia delle legioni, della Legio III Gallica in particolare, e del destino dei legionari arrivati alla pensione, in netta difficoltà quando si tratta di reinserirsi nella vita di tutti i giorni.
    Ma la trama gialla non prende abbastanza e i vari corollari sono ripetitivi e quasi delle macchiette rispetto ai vari protagonisti
    Publio Aurelio, disperato per il presunto rapimento di Pomponia, si comporta da paradiso e passa più tempo a meditare sulla bella Nemesis e su quello che rappresenta che non ad indagare seriamente.
    Castore che diventa il promotore di una banda di ragazzini della suburra, una via di mezzo tra gli irregulars di Baker Street e una vera e propria associazione a delinquere.
    Paride è vittima degli astri e degli oroscopi e si trova a mettere da parte i propri impegni da intendete per scoprire il fato ingiusto a cui lui o Publio o entrambi sono destinati.

    Togliendo le ripetizioni e le assurdità legate al ménage della Domus degli Stazi, il romanzo sarebbe potuto essere molto più interessante.

    3 / 5
     
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