La seduta spiritica

~ Antonio Iovane

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    Titolo: La seduta spiritica
    Autore: Antonio Iovane
    Anno: 2021
    Editore: Minimum fax
    Pagine: 166
    Descrizione: È il 2 aprile del 1978. In una villa vicino a Bologna alcuni professori si riuniscono insieme alle loro famiglie per trascorrere una domenica spensierata e qualcuno, per passare il tempo, propone di fare una seduta spiritica per trovare Aldo Moro, da diciassette giorni nelle mani delle Brigate Rosse. E gli spiriti rispondono, offrendo gli indizi per individuare il principale covo delle BR. Ma cosa accadde quel pomeriggio? Davvero un piattino da caffè capovolto si mosse da solo tra le lettere dell’alfabeto disegnate su un foglio di carta formando la parola Gradoli?
    Per indagare su questa storia assurda Antonio Iovane ha messo in ordine, uno dietro l’altro, fatti e testimonianze. Mescolando finzione e reportage, interviste, memorie e autobiografia, ha trasformato in azione tutto quello che è stato raccontato dai protagonisti della seduta spiritica. È una ricostruzione indiziaria, un racconto inchiesta che mette in rilievo gli equivoci e le circostanze ambigue di questa storia.
    L’Italia è un paese senza verità, se manca la verità si può solo cercare di formulare gli enigmi irrisolti nella maniera più corretta. Ma, come diceva Sciascia che apre e chiude questa indagine, i fatti della vita, una volta scritti, diventano più complessi e oscuri.
     
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    detto anche l'impanicato

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    Pensavo di aver fatto cosa buona a leggere L'affaire di Sciascia per darmi un'infarinatura in attesa che arrivasse questo libro, ma avevo fatto male i miei calcoli.
    Diciamo che il 90% dei fatti raccontati in questo testo, a metà tra l'inchiesta giornalistica e la ricostruzione romanzata di dialoghi tra persone realmente esistite, erano a me già noti o da parte mia facilmente dedotti/deducibili.
    Comunque la lettura è stata interessante, ero molto incuriosito dalla questione di Gradoli che mi era stata raccontata anni fa, e mi sentirei persino di consigliarlo a coloro interessati all'argomento.
    Ma c'è un "ma".

    Non sono un grande compratore di uscite a me contemporanee e mi sono ricordato il perché: ogni volta che mi trovo ad aprire il portafogli per nuove uscite riesco a incazzarmi per qualche motivo.
    In questo caso io mi chiedo, è possibile che mi abbiano inculato mettendo in 158 pagine (più cronologia e note), un testo che stava benissimo in metà pagine a metà del prezzo?
    A momenti ci mancava poco che ci fosse una parola per pagina.
    Ora, capisco l'odore della carta e stronzate varie, ma su 'sta carta (spessa tipo i fogli da disegno tecnico) ci deve stare anche un po' d'inchiostro, direi.
    Alla fine ogni volta che compro il nuovo mi sento preso per il culo.
     
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    権叔父

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    Credo sia un problema di questo particolare libro e pochi altri, perché in generale l'impaginazione dei libri "contemporanei" è abbastanza regolare (anche quelli della minimum fax che ho letto io).
    Ho invece sperimentato il problema opposto: libri "vecchi" (parliamo sostanzialmente di classici dell'800) stampati a caratteri troppo piccoli a formare testi troppi compatti.
     
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    Lascio che le cose mi portino altrove

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    Non ho letto Sciascia quindi il mio giudizio in merito a questo libro non è "viziato" dalla comparazione con il mostro sacro, e quindi per me è stata una lettura scorrevole e gradevole, per quanto possa essere gradevole la ricostruzione di un rapimento&omicidio.
    Il mix tra inchiesta e romanzo a me personalmente è piaciuto abbastanza, è chiaro dove la realtà lascia spazio alla ricostruzione, non creando aree grigie di dubbia interpretazione.
    I fatti di cronaca mi erano noti solo superficialmente, essendo un periodo che conosco / di cui ho letto poco, una vicenda di cui sapevo il giusto.
    Mi è piaciuto comunque perché mi è andato a mettere a posto un sacco di rumors e urban legends che circolano anche qua, anzi proprio qua [a meno di 20 km da Gradoli]: "era un periodo che qui intorno giravano un sacco di carabinieri perché cercavano Moro".


    Sull'osservazione materiale rilancio la perplessità. Tante belle pagine bianche tra un capitolo e l'altro, maboh.
     
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