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Titolo: L'affaire Moro
Autore: Leonardo Sciascia
Anno: 1994 (1978)
Editore: Adelphi
Pagine: 196
Descrizione: Scritto a caldo nel 1978, questo libro non ha che guadagnato con gli anni. Mentre, in una nobile gara di codardia, i politici italiani, nonché i giornalisti, si affannavano a dichiarare che le lettere di Moro dalla prigionia erano opera di un pazzo o comunque prive di valore perché risultanti da una costrizione, Sciascia si azzardò a leggerle, con l'acume e lo scrupolo che sempre aveva verso qualsiasi documento. Riuscì in tal modo, sulla base di quelle lettere, a ricostruire una intelaiatura di pensieri, di correlazioni, di fatti che sono, fino a oggi, ciò che più ci ha permesso di capire, o di avvicinarci a capire, un episodio orribile della nostra storia. Presentando il libro nella sua ultima edizione (1983), Sciascia scriveva opportunamente «questo libro potrebbe anche esser letto come "opera letteraria". Ma l'autore - come membro della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla "affaire" - ha continuato a viverlo come "opera di verità" e perciò lo si ripubblica (non più col rischio delle polemiche, ma del silenzio) con l'aggiunta della relazione di minoranza (di assoluta minoranza) presentata in Commissione e al Parlamento. Una relazione che l'autore ha voluto al possibile stringare, nella speranza abbia la sorte di esser largamente letta: qual di solito non hanno le voluminosissime relazioni che vengono fuori dalle inchieste parlamentari».
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Sono senza parole.
Il racconto (dall'esterno, ovviamente) di due mesi di prigionia durante i quali, a mezzo stampa, due propagande diverse si combattono, mentre la polizia invece di fare il suo lavoro organizza operazioni da "parata" e mentre tutta l'Italia, decine di milioni di caproni allora come oggi, resta a guardare bevendosi qualsiasi cazzata senza una briciola di spirito critico.
Il rapporto di minoranza, poi, è a dir poco agghiacciante.
Libro da far leggere nelle scuole.. -
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Biting's excellent.
It's like kissing.
Only there's a winner.
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Ero ancora troppo piccola ai tempi dei fatti (ricordo solo che, al momento della notizia del rapimento, interruppe la gita alla centrale del latte che stavamo facendo, per tornare a scuola e, poi, a casa) e non seguivo giornali e dibattiti.
Però sono curiosa di leggerlo.. -
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Segnalo anche l'articolo delle lucciole di Pasolini citato all'inizio del testo.
Comunque ho mal di testa da quanto mi sono innervosito
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Io avevo appena un anno ma a scuola media (e chi lo fa più?) l'ho studiato.
Ho amato il film di Bellocchio Buonanotte, amore mio che mostra la vicenda dal punto di vista dei rapitori.
Grazie per la scheda. Credo proprio che lo leggerò. Poi l'autore illustre è una garanzia.. -
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Buongiorno, notte mi sa che è il film, l'ho cercato perché non riesco a ricordarmi se l'ho visto o meno... . -
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Sehhh buonanotte amore mio che cavolo ho scritto 
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