Zero Day (The Hatching #3)

~ Ezekiel Boone

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    Biting's excellent.
    It's like kissing.
    Only there's a winner.

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    Titolo originale Zero Day
    Autore Ezekiel Boone
    Serie The Hatching #3
    Genere horror
    Paese U.S.A.
    Lingua inglese
    Prima edizione 2018
    Editore Gollancz
    Pagine 336
    Trama
    The world is on the brink of apocalypse. Zero Day has come.
    The only thing more terrifying than millions of spiders is the realization that those spiders work as one. But among the government, there is dissent: do we try to kill all of the spiders, or do we gamble on Professor Guyer's theory that we need to kill only the queens?
    For President Stephanie Pilgrim, it's an easy answer. She's gone as far as she can-more than two dozen American cities hit with tactical nukes, the country torn asunder - and the only answer is to believe in Professor Guyer. Unfortunately, Ben Broussard and the military men who follow him don't agree, and Pilgrim, Guyer, and the loyal members of the government have to flee, leaving the question: what can be more dangerous, the spiders or ourselves?

    ¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥


    L'idea di una invasione di ragni non era male, ma da un mediamente positivo inizio (The Hatching) siamo passati ad un mediocre secondo capitolo (Skitter) per finire con una pessima conclusione (Zero Day).
    Alla luce della conclusione, già nel primo volume i protagonisti sapevano come affrontare i ragni e come non farsi notare e, soprattutto, avevano dalla Cina l'esempio di cosa non fare... tipo nuclearizzare metà paese nel tentativo di fermare creature piccole (almeno le prime) e infine.
    Ma tra distruzione delle infrastrutture, eliminazione chirurgica via bombe nucleari delle principali città contaminate fino ad un colpo di stato dei militari perché la Presidente non aveva distrutto abbastanza, tutte le scelte dei protagonisti sono altamente opinabili.
    Così come lo sono gli studi dei vari scienziati e le prove sul campo... chi non si fermerebbe a comprare gelati quando potresti avere in mano l'arma definitiva contro i ragni giganti che comandano i ragnetti fetente?
    Tutte le altre voci, spesso non più corpose di un capitolo, servono forse a dare un'impressione globale del disastro, ma sono il più delle volte superflue.
    La conclusione è banale, non spiega nulla della probabile origine dei ragazzi e non prova neppure a fare ipotesi, per quanto fantasiose potevano essere.
    Ha utilizzato Nazca come punto zero, Ezekiel Boone poteva inventarsi qualsiasi mitologia... invece nulla, eliminiamo il capo dei cattivi e il lieto fine è immediato.
    Lieto fine un po' fastidioso. Tutti i personaggi principali hanno il loro momento di gloria e tutto si accoppiano e vivranno felici e contenti... con mezza America sotto il fallout nucleare e nessuna traccia di inverno nucleare o altri problemi.
    Qualcosa accenna... ma l'impressione finale è solo un esercizio di stile, dove tutti devono essere accasati, al sicuro e felici.
    Alla fine avrei preferito che i ragnacci se ne mangiassero qualcuno.


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