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Titolo: Bunny Autore: Mona Awad Anno: 2020 Editore: Fandango Pagine: 322 Descrizione: Samantha Heather Mackey è un’assoluta outsider alla Warren University dove frequenta un corso iperselettivo di scrittura creativa. La fantasia di Samantha è molto più cupa di quella della maggior parte degli studenti del suo anno, tanto più quando si tratta del gruppetto di ragazze ricche e vestite di colori pastello che incontra sempre a lezione. Tra loro si chiamano Bunny, “coniglietta”, e passano il tempo a mangiare mini cupcake, a dirsi l’un l’altra quanto siano straordinarie e a darsi abbracci di gruppo: sembrano la reincarnazione zuccherosa di Piccole donne e ignorano strenuamente Samantha. Ma tutto sembra cambiare quando un giorno la protagonista riceve l’invito a un loro riservatissimo party e decide di andare piantando in asso Ava, una caustica ex studentessa d’arte che detesta tutto quello che riguarda la Warren e che è anche la sua unica amica. Da quando si sono conosciute, loro due hanno passato ogni singolo giorno insieme, partecipando come coppia al corso di tango e ballando sul tetto della casa di Ava. Ma quando Samantha varcherà la soglia che conduce al mondo Bunny, tutto prenderà una piega imprevista e la protagonista verrà a conoscenza dei “rituali” che trasformano delle placide studentesse in creature mostruose. Tra satira, horror e favola, con una lingua eccentrica, misteriosa e spettrale, Bunny riesce nell’impresa di intrattenere, smontare a colpi di risate il mondo dei college americani e raccontare l’incredibile e spesso sconcertante complessità dell’essere donna. Impossibile farne a meno
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So che avete brutte esperienze coi conigli, e il libro è strano forte, ma molto divertente. Devo ammettere che innanzitutto è straniante come lo stereotipo dell'oscuro e dello stregonesco sia del tutto ribaltato con streghe e (sorta di) negromanti melliflue e zuccherine, associate in una congrega che ricorda più le Bratz che le mangiatrici di stramonio e che si radunano in sabba a base di cupcake e coniglietti. Ma questo è niente paragonato al finale, palesemente allegorico, che però mi ha fatta scervellare a capire allegorico di cosa. Un po' ci ero andata vicina, un po' mi sono cercata di buzzo buono l'interpretazione che ne dà l'autrice stessa, e sono riuscita infine a dare un senso a questo libro. Onestamente non lo consiglierei a tutti, però è un'esperienza se vi piacciono le cose... strane. Vi ho avvisate anche qui, poi non prendetevela con me
p.s. forse avrei dovuto metterlo in fantasy & horror, chiedo venia! Spostatelo pure
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1 replies since 3/1/2021, 01:41 25 views
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