Eymerich risorge (Eymerich #11)

~ Valerio Evangelisti

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    Titolo Eymerich risorge
    Autore Valerio Evangelisti
    Serie Inquisitore Eymerich
    Genere storico, fantascienza, horror
    Paese Italia
    Lingua italiano
    Prima edizione 2017
    Editore Mondadori, Omnibus
    Pagine 288
    Trama
    L'inquisitore Nicolas Eymerich, lo spietato e geniale antieroe che ha saputo conquistare i lettori di tutto il mondo, torna a combattere per difendere la chiesa cattolica dai pericoli che la insidiano. Siamo nel 1374 e papa Gregorio XI incarica padre Eymerich di indagare su un consigliere del re d'Aragona sospettato di eresia e di impiego delle arti magiche. Il frate domenicano intraprende una spedizione che lo porta dalla Provenza alle Alpi piemontesi, zone in cui prospera l'esecrata chiesa valdese. Il cammino dell'inquisitore, di castello in castello, di abbazia in abbazia, di villaggio in villaggio, è segnato da prodigi, strane apparizioni e misteriosi fenomeni celesti che lo inducono a sospettare di trovarsi di fronte a una delle più minacciose cospirazioni mai ordite contro il cattolicesimo. Parallelamente, su un altro piano temporale, lo scienziato Marcus Frullifer viene rapito e condotto in un osservatorio astronomico retto dall'ordine dei Gesuiti. I religiosi hanno scopi ambiziosi che coinvolgono il futuro dell'umanità e Frullifer - grazie a una formula matematica che scardina le fondamenta della fisica moderna - pare aiutarli nell'intento. La cronaca delle avventure dell'inquisitore e dello scienziato è scandita dai brani di un libro scritto in un lontanissimo futuro, il Vangelo della Luna, in cui un oscuro Magister, sul satellite terrestre, illustra alla figlia e ai discepoli il dogma cristiano della "resurrezione dei corpi". E dimostra come il tempo sia reversibile e la morte un accidente transitorio… Valerio Evangelisti strappa padre Nicolas Eymerich dal letto di morte su cui l'aveva lasciato sette anni fa nell'ultimo capitolo della serie, per mostrarcelo ancora una volta alle prese con una congiura che potrebbe minare le fondamenta stesse dell'universo.

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    Dopo la conclusione apparentemente definitiva di Rex tremendae maiestatis, con la morte di Eymerich, ecco tornare il nostro inquisitore.
    Il trucco è semplice, la morte di Eymerich è avvenuta nel 1399 e questa nuova avventura è ambientata nel 1374, appena due anni dopo i fatti di Rex tremendae maiestatis.
    C'è spazio per altre avventure, prima del momento della morte già scritta... come se poi la cosa potesse essere un problema, visti gli eventi di Eymerich risorge. Una resurrezione non necessariamente legata solo al ritorno sugli scaffali, dopo sette anni di pausa.
    Come sempre ci sono varie trame, su diversi livelli temporali.
    Il nostro Eymerich, accompagnato da padre Corona (anche lui abituato ad essere dato per morto di frequente) e da altri due vecchi collaboratori... il fatto che io non li ricordassi, se veramente erano già apparsi, dimostra solo quanto poco gli ultimi volumi mi hanno appassionato.
    Questa volta siamo a caccia di un misterioso e malfidato consigliere aragonese (le note ce lo danno come personaggio realmente esistito), che starebbe organizzando una rivolta contro la Chiesa, sfruttando antichi culto e moderne eresie. Nulla di nuovo insomma.
    Per la parte dedicata alla caccia al'eretico, ci dedichiamo ai valdesi e, questo risulta interessante, ai cagot, popolazione di intoccabili realmente esistita e di cui non avevo mai sentito parlare.
    L'intera vicenda si alterna tra camminate, pause con spiegone, fughe, pause con spiegone, individuazione di misteriosi reperti, pause con spiegone, catture e fughe, pause con spiegone... nel complesso molto noioso, ripetitivo e con informazioni che a volte collidono tra loro. Il solo lato positivo è che Eymerich sembra essere tornato l'erudito so tutto io dei bei tempi.

    Il secondo protagonista è Marcus Frulliver, liberato dalla sua prigione della RACHE per essere condotto in un osservatorio/laboratorio dell'altro fronte in lotta, gestito da gesuiti.
    Qui si disquisire di teorie fisiche e di patroni, per avvicinarci ai futuri descritti nei precedenti libri. Nulla di eccezionale, Frullifer non si rende particolarmente simpatico e tutti gli altri sono talmente bidimensionali da essere intercambiabili. Termina con un cliffhanger che, presumibilmente, ci porterà al prossimo volume (Il fantasma di Eymerich).

    Ultima tranche per il futuro lontano, dove ci ritroviamo sulla Luna, con un collegamento diretto con la stessa ambientazione presente il Rex tremendae maiestatis.
    Ambientazione onirica, discorsi filosofeggianti, utilità nulla se non nel solo vero colpo di scena presente nel passato, che apre a inquitetanti sviluppi... come se non avessimo già toccato il fondo da un po'.

    Nel complesso nulla di nuovo o di originale, un utilizzo trito e ritrito dei vari personaggi e delle situazioni, con un technobabble fastidioso, anche quando mescolato a dati reali.
    Leggerò il seguito, perché con certi autori amo farmi del male... ma non prevedo nulla di buono.



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