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Titolo Naufragio sulla Terra di Darkover
Titolo originale Darkover Landfall
Autore Marion Zimmer Bradley
Serie Darkover - Publication Order #7
Traduttore Nicoletta Vallorani
Genere fantascienza, fantasy
Paese U.S.A.
Lingua Inglese
Prima edizione 1972
Edizione italiana 2003
Editore italiano Tea Due
Pagine 218
Trama
Ampio ciclo narrativo sviluppato in quarant'anni di lavoro, e in oltre quaranta libri tra romanzi e raccolte di racconti, la Saga di Darkover racconta le vicende del quarto pianeta della stella di Cottman, un tempo popolato da una razza non-umana. Qui, in seguito a un 'naufragio', si stabilisce un gruppo di coloni terrestri,dando vita, nel corso di secoli e secoli, a una civiltà non tecnologica, di stampo feudale e basata in larga misura sulla magia. Mille e più anni di avventure, guerre, storie d'amore e di rivalità, duelli magici, misteri e scoperte sul pianeta illuminato da un grande e fioco sole rosso...
L'insediamento - Le età del Caos. Naufragio sulla terra di Darkover.
Un'astronave terrestre espulsa dalla galassia da una tempesta magnetica è costretta ad un atterraggio di fortuna su un pianeta molto lontano dalle rotte abituali. Gelido, ostile e spazzato da un terribile vento: questo è Darkover...
Edited by taksya - 11/2/2021, 12:20
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Una precisazione: questo sarebbe il primo in ordine cronologico (secondo le vicende raccontate) ma il settimo in ordine di pubblicazione? . -
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Esatto.
I primi usciti sono posteriori a livello cronologico... ma sono degli anni '60 e si sente.. -
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Ai tempi lessi La signora delle tempeste, pensando di leggere il primo della serie... che stolta... . -
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Ai tempi lessi La signora delle tempeste, pensando di leggere il primo della serie... che stolta...
Dodicesimo di pubblicazione, secondo cronologico.. -
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In pratica non succede molto. Credo sia stato scritto più per dare un inzio e per giustificare forse alcuni passaggi presenti negli altri romanzi. Mi è sembrato una sorta di appendice con una narrazione corale degli uomini "preistorici" e di come abbiamo abbandonato la tecnologia conosciuta in favore della fondazione di un nuovo popolo su un pianeta sconosciuto.
Non male comunque, si lascia leggere scorrevolmente.. -
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Iniziato oggi, versione cartacea in inglese... abbastanza piccola per stare in borsa.
Sono passati anni dall'ultima volta e non ricordavo quanto rompipalle e misogino fosse il buon MacAran.. -
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Primo Vento Fantasma superato... MacAran continua a sembrare un adolescente rompiballe. . -
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La misoginia di macaran confesso di non averla colta, mentre la rottura di palle sì... A me più che irritazione ha fatto un po' pena. . -
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Più che altro, per essere una società dove c'è parità di genere, lui (e buona parte dei maschietti) dimostra di essere ancora legato a forti stereotipi.
Appena si riprendono dal secondo Vento vedremo com'è la reazione delle donne alla procreazione forzata... non mi ricordo completamente la cosa.
Trovo anche datata la formula anticoncezionale utilizzata. Ma, in questo caso, è poca fantasia da parte di MZB.. -
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penso che sia dato anche dall'anno in cui ha scritto il romanzo: siamo usciti da poco dai turbolenti anni '60 e non c'è ancora una legalizzazione dell'aborto... . -
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Parlo proprio della contraccezione, limitata a pillole mensili o cerotti e non la trovata di qualche sistema più duraturo (applicazione sottopelle o prodotti della durata di mesi/anni e non di un solo ciclo).
In realtà della possibilità di abortire ne parla e, sul pianeta, la escludono perché non si saprebbe con certezza la data del concepimento.. -
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Qua effettivamente ha avuto un'immaginazione un po' limitata: è rimasta molto ancorata alla sua abitudine . -
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Era il 1994 quando ho incontrato per la prima volta Darkover. Di Marion Zimmer Bradley avevo già letto Le nebbie di Avalon, ma la saga di Darkover ha colpito in maniera poderosa l'immaginario, portando ad una sorta di dipendenza durata più di un decennio e sublimata in un gioco di narrativa online ancora reperibile in rete.
Nel corso di quel decennio credo di aver riletto la saga almeno quattro volte, prima in ordine cronologico seguendo le uscite italiane, poi in ordine di pubblicazione, integrando con i libri in inglese, poi nuovamente cronologico... l'ultima volta, stando alla data scritta sul libro, nel 2005.
Questa è la prima volta che rileggo la serie, a mente fredda e adulta, curiosa di vedere cosa ne penso dopo così tanto tempo.
Di Naufragio sulla Terra di Darkover ricordavo la storia a grandi linee, non tutti i personaggi e non tutti i riferimenti alla saga inseriti. Non c'è tutto, molti libri iconici sono stati scritti dopo Naufragio e non possono essere citati, ma relativamente ai libri già usciti alla sua pubblicazione è un tripudio di fanservice e io adoro il fanservice.
Alcuni dei personaggi sono insopportabili, Rafe MacAran su tutti. Più che adulto, scienziato e uomo sicuro di sé sembra un adolescente rompiscatole.
L'ambientazione sconosciuta, la perdita di certezze e la necessità di creare una nuova colonia, lontana dalla madre Terra e dell'impero, rendono credibili molte delle scelte compiute... per quanto impopolari.
Il fatto che MZB sia donna e che il tutto sia stato scritto negli anni '70 del secolo scorso si sente e, nonostante il dichiarare la parità dei sessi e la pari opportunità, allora come oggi la dura verità è che gli uomini al comando tendono ad avere modi paternalistici e scandalizzati davanti al comportamento forte e indipendente delle donne dell'equipaggio.
Come già detto, le scelte fatte dai superstiti nell'ottica di favorire una sopravvivenza loro e dei loro discendenti sono comprensibili, forse non condivisibili, ma necessarie.
Nel complesso, tranne qualche dettaglio che adesso suona molto poco futuristico, ho gradito questa rilettura. Più volte ho intravisto l'autrice dietro la storia ma, alla quinta/sesta rilettura non da fastidio.
Il leggerlo in inglese mi ha anche risparmiato gli orrori della traduzione italiana, che spero siano stati sistemati nelle edizioni più recenti.
Ma, come sempre, adesso mi troverò costretta a leggere anche gli altri... per qualche anno non resterò a corto di letture.
4 / 5.
