Miele

~ Ian McEwan

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    Titolo: Miele
    Autore: Ian McEwan
    Anno: 2012
    Editore: Einaudi
    Pagine: 360
    Descrizione:
    La prima voce narrante femminile di McEwan dall'epoca di "Espiazione", Serena Frome, è una figlia degli anni Sessanta senza slogan né rivoluzioni, una figlia borghese cresciuta dal padre vescovo entro i confini protetti di una cattedrale, lontana dalle inquietudini politiche e sociali che sferzano la Gran Bretagna dei primi anni Settanta. La sua iniziazione al mondo si compie attraverso un amante maturo, docente di storia e amico personale del ministro dell'Interno, che a Serena insegna ad accostare il giusto vino al giusto cibo e a contemperare la baldanzosa lettura di Solzenicyn con quella approfondita di Churchill, e che, prima di sparire misteriosamente dalla sua vita, le spezza il cuore e le regala un mestiere: un incarico all'MI5.
     
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    L'ho piazzato in millemila sfide, quindi mi ci sono buttata appena possibile.
    Che dire... All'inizio non mi è dispiaciuto, i primi due-tre capitoli sono scorsi bene, la storia di Serena abbastanza interessante e ben narrata. Dopodiché è sprofondato in un baratro di noia da lì fino a più di metà libro; è stato solo perché faccio ancora metà ore a lavoro che ho potuto mantenere un po' di pazienza per arrivare alla parte finale. In particolare, ho odiato quei due capitoli (o giù di lì) dove viene narrata la trama dei racconti/romanzi di Haley: capisco la (possibile) importanza per la trama, ma li avrei decisamente condensati. Il finale si è fatto più interessante e vagamente incalzante, ma ha solo parzialmente riscattato la vicenda. Nel complesso direi nella media.
     
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    A me invece è piaciuto e anche parecchio, mano mano che passano le ore.
    Al contrario di airin ho trovato la narrazione delle storie Tom utili alla trama e alla definizione del personaggio e di come Serena lo inquadra ogni volta: in seguito ci sono spesso dei rimandi delle allusioni che richiamano le storie narrate tanto che a volte tutto si fondono con il filone principale.
    Trovo mirabile la costruzione della storia e altre storie e di come la finzione dei romanzi e dei racconti si ripiegano su stessi e sulla trama principale. E' una storia di finzioni romanzate e autori che diventano poi parte delle loro stesse finzioni.
    La nota finale l'ho trovata geniale.
    Sembra quasi autobiografica, come se Ian McEwan dichiarasse il suo intento di mettersi nei panni del suo personaggio femminile e di come ha finto egli stesso di vestire i panni e mettersi le scarpe di Serena per comprenderla e amarla ancora di più.

    Le uniche parti che ho trovato troppo prolisse sono tutte le questioni politiche e di sottofondo dell'agenzia in un Regno Unito degli anni '70 di cui si sa poco. Troppo didattico in alcuni tratti e si poteva alleggerire con meno parole e fatti.
    Io adoro questo autore e credo che abbia bisogno di molto tempo per essere digerito.
     
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    Biting's excellent.
    It's like kissing.
    Only there's a winner.

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    Secondo libro che leggo di Ian McEwan (il primo fu Solar) e secondo gradimento tiepido.
    La storia è una non storia, con una protagonista che sinfa trascinare negli eventi dagli uomini della sua vita e che sembra non essere in grado di prendere vere posizioni.
    La sottotrama spionisticpolitica (dalla Guerra Fredda e la lotta al comunismo, alla gestione dei troubles con le varie fazioni in lotta nel Nord Irlanda, dalla crisi petrolifera del 1973 alle proteste dei minatori, preludio delle rivolte degli anni '80) racconta fatti in maniera noiosa, la stessa che sembra provare la protagonista, forse senza capirla appieno... un po' come non riesce a leggere senza divorare (saltando i pezzi noiosi) libri di ogni genere.
    Non un personaggio con cui trovare una minima affinità o per cui provare simpatia, un raccontare dentro il racconto che prelude ad un finale che può spiegare, in parte, certi atteggiamenti della protagonista, ma che truffa il lettore completamente.
    Dovrei decidermi a leggere qualcosa che la critica dei lettori definisce capolavoro, per capire se mi piace o meno come autore.



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3 replies since 3/5/2020, 10:44   70 views
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