Il pianeta del miraggio

~ Robert A. Heinlein

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    detto anche l'impanicato

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    Titolo: Il pianeta del miraggio
    Autore: Robert A. Heinlein
    Anno: 1984
    Editore: Mondadori (1990)
    Pagine: 287
    Descrizione: Il pianeta del miraggio (Job: A Comedy of Justice) è un romanzo di genere fantastico dello scrittore statunitense Robert A. Heinlein pubblicato nel 1984. Il titolo originale è un riferimento al biblico Libro di Giobbe ed al romanzo di James Branch Cabell Jurgen, A Comedy of Justice.
    Nel 1985 gli è stato assegnato il Premio Locus per il miglior romanzo fantasy, inoltre è stato tra i finalisti del Premio Nebula in 1984 e del Premio Hugo nel 1985.


    Ho dovuto prendere da Wikipedia la descrizione perché non sono riuscito a trovarne un'altra e questo potrebbe voler dire qualcosa.
    L'inizio del romanzo è entusiasmante. Alexander Hergensheimer è in crociera e sta visitando un villaggio in Polinesia, sta assistendo a un rituale in cui gli abitanti del villaggio fanno una passeggiata sui carboni ardenti. Per una scommessa fatta con alcuni compagni di crociera accetta di camminare lui stesso sulla brace. Alex è assalito dal terrore ma ce la fa. Ce la sta facendo, riesce ad arrivare oltre, ma proprio alla fine sviene.
    Quando rinviene gli abitanti del villaggio lo festeggiano come un "eroe" e lo portano indietro alla barca, dove i suoi compagni di crociera erano già tornati. Una volta tornato alla nave Alex si rende conto che la sua identità è cambiata, non è più Alexander Hergensheimer, ma Alec Graham. Anche la nave è leggermente diversa. No, è il mondo ad essere leggermente diverso. Si trova in un mondo molto meno bigotto da quello da cui proveniva e in cui era un pastore di una chiesa metodista. Donne mezze nude che ballano senza pudore. Non solo. Alec Graham ha un milione di dollari nella sua cassetta di sicurezza e una bella amante sulla nave, la sua cameriera, una danese di nome Margrethe.
    Da qui in poi pensi: non può che migliorare, sarà fantastico. Invece diventa un libro di una noia mortale.

    Almeno centocinquanta pagine sono sulle paranoie spirituali e religiose di Alex, insopportabile. Capisco che fosse necessaria soprattutto visto il twist finale, ma è per me è stato difficile evitare di spararmi in faccia.
    Molto interessante l'idea di universi paralleli che poi si spiegherà, tecnicamente non sono proprio universi paralleli. Divertente anche la descrizione degli abitanti di paradiso e inferno e di tutto ciò che viene dopo.


    Diciamo che le prime trenta e le ultime cinquanta pagine sono le migliori, in mezzo una sofferenza inaudita soprattutto tenendo conto delle esplosive premesse e di ciò che lasciavano intendere.
     
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    CITAZIONE (Don'tPanic @ 2/5/2020, 10:20) 
    Diciamo che le prime trenta e le ultime cinquanta pagine sono le migliori, in mezzo una sofferenza inaudita soprattutto tenendo conto delle esplosive premesse e di ciò che lasciavano intendere.

    È quello che mi capita quasi sempre con Heinlein... partenza in quarta, noia/fastidio nel centro, ripresa e buon finale.
    Si aggiunge il fatto che, tra fine elementari e medie, un sacco dei suoi libri mi erano piaciuti ma, quelli che ho riletto, mi hanno deluso tantissimo.
     
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1 replies since 2/5/2020, 09:20   38 views
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