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Titolo: Middle England
Autore: Jonathan Coe
Anno: 2018
Editore: Feltrinelli
Pagine: 398
Descrizione:
Tornano alcuni personaggi della «Banda dei brocchi» e di «Circolo chiuso», Benjamin e Lois Trotter e i loro amici, che ritroviamo qui ormai alla prese con le grane dell'età che avanza. Ma l'attenzione principale del nuovo tragicomico romanzo del bardo inglese dei nostri tempi verte sui membri più giovani della famiglia Trotter, come la figlia di Lois, Sophie, giovane ricercatrice universitaria idealista. Sophie, dopo un matrimonio un poco improbabile, fatica a rimanere fedele al marito, soprattutto da quando le rispettive idee politiche si fanno sempre più distanti. Intanto la nazione sfrigola e questioni come il nazionalismo, l'austerità, il politicamente corretto e l'identità politica incendiano il dibattito e le anime.
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Giro di boa: questa lettura non credo avrà molti consensi nel forum:P . -
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Anch'io sto leggendo, diciamo che il suo stile non è proprio in linea con quello che cerco, ma sono solo all'inizio. Migliorerà, sono fiducioso 
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Effettivamente andando avanti è migliorato, ma non abbastanza. Il romanzo, che confermo, è una storia a sé e può essere letto singolarmente, narra le vicende della famiglia Trotter, già protagonista in altre due storie di Coe, vicende ambientate dal 2010 alla Brexit.
La parte introduttiva, come accennavo qualche giorno fa, mi è sembrata piuttosto incerta. Soprattutto in due punti: traspare eccessivamente l'opinione di chi racconta, ho percepito l'autore durante la narrazione, un dettaglio che trovo sempre disturbante. InoltreSPOILER (clicca per visualizzare)mi sembrava all'inizio esagerata la divisione delle personalità per fascia d'età, i giovani ribelli e inclusivi, quelli di mezza età liberali imborghesiti, i vecchi fascisti e nostalgici. Capisco che possa essere una tendenza, ma così diventa inutile anche raccontare, diventa una mera descrizione delle tendenze generazionali. Si stava meglio quando si stava peggio, non ci sono più le mezze stagioni...
Andando avanti la lettura è diventata piacevole, vuoi perché si sono attenuati questi difetti iniziali, vuoi perché si riconosce la maestria di Coe nello scrivere e nel creare situazioni drammatiche, ci sono alcuni momenti molto interessanti, appassionati, ispirati, anche se a quanto ho capito ci sono dettagli ripetitivi nella sua produzione. Ci sono situazioni che descrivono adeguatamente il periodo storico in cui viviamoSPOILER (clicca per visualizzare)Cicely per Ben è un po' come Adam per Sophiee mi è piaciuto molto lo scambio ripetuto tra Doug e Nigel, simpatico oltre che interessante. Insomma alla fine l'ho letto volentieri, anche perché ho un debole per le storie corali, per le storie semplici di tutti i giorni, ma è meno rispetto a quanto mi aspettavo.SPOILER (clicca per visualizzare)penso agli shitstorm su Sophie e Gail (Gail? Non mi ricordo il nome)
Ultimo appunto: il libro poteva finire un centinaio di pagine prima, o insomma prima, con l'ebook è difficile quantificare, c'è una lunga coda pensionata in cui le storie di esauriscono e si ribaltano placidamente, senza fretta, senza acuti, senza passioni travolgenti, semplicemente accadono.. -
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Io ho iniziato oggi.
E' tanto che non leggo Coe, ma non mi ha mai deluso negli anni.
Vedremo.. -
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Lo inzio stasera. Sono curiosa. . -
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Ma quanto è lungo questo libro? È un mese che leggo e non vedo la fine, mi addormento puntualmente dopo tre pagine.....anche se è bello, è incredibilmente noioso 😁 . -
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Io sono arrivata ai tumulti del 2011.
Non ho ancora capito se mi piace o no.. -
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Finito anche io, ieri sera .
Concordo con Panic sugli ultimi capitoli, abbastanza inutili nell'economia del libro. Probabilmente sono scritti per "coccolare" (passatemi il termine....) Chi è arrivato alla fine dopo tanti anni. Chi ha letto la banda dei Brocchi e si ritrova qui, un saluto corale da un gruppo di vecchi amici.
Ker magari mi saprà confermare questa sensazione, a me è sembrato di assistere a una riunione di una famiglia non mia - quindi partecipare al commiato con un po' di imbarazzo e disagio.
Tutto il resto scorre, a fotogrammi a volte interessanti a volte un po' pallosi.
Scriverò poi qualcosa di più sul resto, al momento l'unica cosa che mi viene in mente è sul finale😁. -
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Io sto procedendo a rilento. Credo di aver letto la banda dei brocchi almeno 8 anni fa (libro pubblicato nel 2001). Pretendere che ci si ricordi di tutta la banda dopo vent'anni la vedo come un intento sadico nei confronti del lettore... "Circolo chiuso" era stato pubblicato appena 3 anni dopo e molto più legato alla banda perché aveva il chiaro intento di chiudere il cerchio della storia anche se poteva anche questo essere apprezzato autonomamente. Speravo che Coe non cadesse nel giochino commerciale di fare "saghe". Ma mano che lo leggo mi sento delusa e presa in giro. E soprattutto come dice elen esclusa anche se ho letto i precedenti.
Mi sa che vado avanti ancora per cortesia nei confronti di un autore che apprezzo. Mi dispiace di averlo proposto. Speravo di farvi conoscere un scrittore che ho amato per quasi tutta mia vita.. -
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L'intento potrebbe non essere stato vano, perché comunque mi è venuta voglia di leggere la banda dei brocchi. . -
.L'intento potrebbe non essere stato vano, perché comunque mi è venuta voglia di leggere la banda dei brocchi.
credo che leggere prima questo sia stato salutare
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Non sapendo assolutamente nulla dei precedenti due, trovo godibile (anche se non eccezionale) questo.
Forse perché, più dei personaggi, riconosco i vari momenti storici e le situazioni e trovo similitudini tra i comportamenti dei vari personaggi e i vari commenti letti su siti e blog all'epoca dei fatti descritti.
Sono solo a metà e non so come evolveranno le varie situazioni... ma l'Inghilterra in cui si muovono è fin troppo familiare.. -
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Primo libro di Coe che leggo, lo conosco di fama ma non mi ero mai interessata a lui prima della lettura di gruppo mensile che ha visto coinvolto Middle England, il terzo capitolo della trilogia che comprende anche La banda dei brocchi e Circolo chiuso.
Pur non conoscendo la storia dei primi due libri, non ho sentito grosse mancanze leggendo questo capitolo finale.
Vengono citati episodi e collegamenti tra i vari personaggi, non ho mai provato la sensazione di essere tagliata fuori dalla storia e, cosa forse più importante, tutti i fatti storici raccontati sono ben presenti anche nel mio bagaglio storico e, nonostante la nazionalità diversa, non troppo diversi come reazioni provocate.
È stato interessante vedere come sono andate le cose dall'altra parte della Manica, rendersi conto che tutta Europa è un solo paese e che, (non troppo) sotto sotto abbiamo tutti gli stessi problemi.
Leggerò anche gli altri? Forse sì, la curiosità di vedere come tutto questo è iniziato è grande.
4 / 5.
