Mangianabbi
- Group
- Altrove
- Posts
- 16,745
- Location
- Cagliari
- Status
|
|
Titolo: Zia Mame
Autore: Patrick Dennis
Anno: 1955
Editore: Adelphi
Pagine: 380
Descrizione:
Immaginate di essere un ragazzino di undici anni nell'America degli anni Venti. Immaginate che vostro padre vi dica che, in caso di sua morte, vi capiterà la peggiore delle disgrazie possibili, essere affidati a una zia che non conoscete. Immaginate che vostro padre - quel ricco, freddo bacchettone poco dopo effettivamente muoia, nella sauna del suo club. Immaginate di venire spediti a New York, di suonare all'indirizzo che la vostra balia ha con sé, e di trovarvi di fronte una gran dama leggermente equivoca, e soprattutto giapponese. Ancora, immaginate che la gran dama vi dica "Ma Patrick, caro, sono tua zia Mame!", e di scoprire così che il vostro tutore è una donna che cambia scene e costumi della sua vita a seconda delle mode, che regolarmente anticipa. A quel punto avete solo due scelte, o fuggire in cerca di tutori più accettabili, o affidarvi al personaggio più eccentrico, vitale e indimenticabile che uno scrittore moderno abbia concepito, e attraversare insieme a lei l'America dei tre decenni successivi in un foxtrot ilare e turbinoso di feste, amori, avventure, colpi di fortuna, cadute in disgrazia che non dà respiro - o dà solo il tempo, alla fine di ogni capitolo, di saltare virtualmente al collo di zia Mame e ringraziarla per il divertimento.
Lo iniziai l'estate scorsa convinto di intraprendere un lettura frivola ma coinvolgente e da terminare in pochi giorni: ho concluso la lettura in data odierna. E' un romanzo scorrevole e fuori dalle righe, ma per i miei gusti va letto a piccole dosi, così da serbarne un ricordo tutto sommato positivo. Originariamente pensato come una raccolta di racconti e, tramite un espediente ventilato all'autore (qui sotto le vesti del suo pseudonimo più celebre), diventato un romanzo che narra le avventure dell'eccentrica Zia Mame, potrebbe risultare ridondante se letto tutto d'un fiato. Piacevole lettura ma i capolavori e classici sono altri.
|
|
.