Tre operai

~ Carlo Bernari

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    Tre operai
    Carlo Bernari
    1935
    Editore:
    Pagine:250
    Descrizione:
    Potrei dire tante cose
    Potrei dire che si parla di Napoli
    Della zona industriale di Napoli
    Delle fabbriche di Napoli
    Che si parte da prima della guerra e si finisce poco dopo, la prima guerra mondiale , quella del 15/18.
    Che e' stato scritto in pieno regime fascista, e gli scioperi non erano molto benvisti...
    Che la classe e la coscienza di classe vengono dopo il cinema e il cappone ripieno.
    Che si parla di operai e dissidi interni tra socialisti, comunisti, sindacalisti, anarchici e crumiri...
    Che in fondo anche se bruttina, una ragazza al fianco e' sempre gradevole.
    Invece diro' che tornando alla sindrome del déjà lu o déjà vu, in parte mi ricorda il film di Monicelli
    "I compagni", in parte Lawrence e la vita dei minatori ne" Figli e amanti", in parte le fabbriche
    di Dusseldorf o i sobborghi carboniferi delle Ardenne, ma Napoli no!
    Siamo in pieno tripp di Depression Napoulitaine, depressione napoletana.
    Questi tre operai , due ragazzi e una ragazza, vivono in un villino di fronte al mare nel golfo.
    Il mare e' un noioso sciacquio e la sabbia un impiccio, piove e fa freddo, e si "percepisce" il sole
    solo perché si suda.
    Gia' due ragazzi e una ragazza: a me 'sto libro ricorda tanto "Jules e Jim", in salsa depressione napoletana.
    Solo che Bernari lo ha scritto prima di Henri-Pierre Roché.
    Anche qua qualcuno muore, ma e' quasi una liberazione.
    Da leggere dunque in serie A
    Voto 7


    Edited by pv - 23/12/2018, 09:27
     
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