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Mary Ann Cotton: The West Auckland Borgia by Martin Connolly
My rating: 3 of 5 stars
Conoscevo la storia di Mary Ann Cotton solo superficialmente, avendo visto qualche docufiction su di lei.
Il libro racconta sommariamente della sua vita, dei numerosi figli e mariti e, soprattutto, delle morti che le sono state imputate, 21 in tutto (tutte per avvelenamento con arsenico). Parla, più che altro, dei vari processi che la donna ha subito, imputata solo per l'ultimo omicidio che avrebbe commesso.
Le varie fasi del processo, stralci di testimonianze, la messa in evidenza del scarso lavoro di difesa eseguito dai legali, non sempre per loro colpa, e il lavoro dei media e del passaparola che, più delle prove (solo circostanziali) l'hanno effettivamente condannata.
Mary Ann si è sempre professata innocente, incolpando il caso (utilizzo di prodotti a base di arsenico, inquinamento ambientale - documentato ai tempi, o prodotti adulerati da altri) e la sfortuna.
L'autore mette in evidenza il fatto che tutti gli esperti della accusa ignoravano la documentazione che parlava degli avvelenamenti per colpa dell'arsenico presente in un certo titpo di carta daparati (come quella in casa della donna), e il fatto che l'accusatore più attivo fosse il rivenditore di prodotti naturali che, in alcune ipotesi, avrebbe venduto la sostanza inquinata dall'arsenico.
Di fatto Mary Ann venne trovata colpevole del solo caso ascrittole, l'ultimo figlio adottivo che aveva in cura, e impiccata, senza appello e senza una corretta difesa.
Nell'immaginario comune è una sorta di vedova nera, nella realtà non si sarà mai la verità. Se veramente colpevole di tutte le morti ascrittele o solo vittima del caso.
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