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Lascio che le cose mi portino altrove
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Titolo:Il ponte sulla Drina Autore: Ivo Andrić 1ª ed. originale 1945 1ª ed. italiana 1960 Editore:Mondadori Pagine:455 Descrizione: Alla confluenza di due mondi quello cristiano e quello musulmano sorge Visegrad, in Bosnia, da sempre città di incontro fra diverse razze, religioni e culture. Ed è qui che nel Cinquecento il visir Mehmed-pascià fece erigere un ponte, diventato un simbolo dell'oppressione perché costruito grazie alla fatica e ai sacrifici di molti cristiani, ma anche una testimonianza della fusione di due diversi mondi. Il ponte è il centro del romanzo di Andric: un grande affresco che va dal Cinquecento alla Prima guerra mondiale e che ha per sfondo una Bosnia romantica, con le sue complesse vicende storiche ma anche con i drammi quotidiani degli uomini che vi abitano. Andric si conferma interprete e commosso cantore di questa terra tormentata.
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Lascio che le cose mi portino altrove
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Più che un romanzo una serie di racconti, inanellati uno dietro l'altro, anno dopo anno, secolo dopo secolo. Sfondo o protagonista, elemento di collegamento di ognuna delle tante storie narrate è il Ponte sulla Drina, e la Drina stessa. Un tempo confine e poi punto di congiunzione tra mondi diversi: cristiani e musulmani, Europa e Medio Oriente, tradizione e progresso. All'inizio le storie sono più "storia" che altro, con tutte le vicende che portano alla costruzione di quest'opera mastodontica e le leggende popolari che la riguardano. Piano piano si inizia ad entrare nelle vite delle persone, e il ponte da protagonista sembra diventare a volte solo sfondo di articolate vicende umane- forse solo un pretesto per poter includere dei personaggi bizzarri o delle storie curiose e solo marginalmente ambientate sul ponte. Ma il più delle volte i personaggi sono quesi solo tratteggiati, più idee che corpi: mi azzarderei quasi a dire sfondi e pretesti. Il vero protagonista, in ogni caso, è il ponte. E' intorno ad esso che ruota tutto, è intorno ad esso che le storie sono costruite, che le persone si animano, che la Storia avanza. Il tempo scorre e il fiume resta immoto. Un bizzarro cambio di prospettiva.
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Meglio perderlo.
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Il ponte sulla Drina - Ivo Andrić E' una serie di racconti. Si parte dalla data di costruzione del ponte nel 1500 e si arriva alla prima guerra mondiale. Ha vinto il Nobel nel '61 e tutto sommato il Nobel lo sanno dare. Questo libro vale il Nobel perché e' originale. Siamo a Viesegrad una volta confine tra l' occidente cristiano e l' impero ottomano. Poi punto di snodo tra cattolici , ortodossi, ebrei , mussulmani, serbi, croati, turchi, bosniaci, austrici, qualche italiano di passaggio, ungheresi, zingari ecc.. Essicapiva che se si stava bene lo si stava tutti assieme e quando si stava male la colpa era essenzialmente della religione e del nazionalismo. Interesate e originale. Serie A voto 8.
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2 replies since 27/9/2018, 12:00 68 views
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