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Titolo: La psichiatra
Autore: Wulf Dorn
Anno: 2009
Editore: Tea
Pagine: 406
Descrizione:
Lavorare in un ospedale psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un'umanità reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È chiusa in se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l'Uomo Nero la sta cercando. La sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perché nessuno può sfuggire all'Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare dall'ospedale senza lasciare traccia, per Ellen incomincia l'incubo. Nessuno l'ha vista uscire, nessuno l'aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l'Uomo Nero? Ellen non può far altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi verranno al pettine...
Commento:
Ho decisamente letto di meglio. Trama assurda ed è talmente contorta e assurda da essere banale e forzata. La protagonista è antipatica come pochi personaggi letterari sanno esserlo. Leggibile ma poco accattivante nel modo di scrivere. Per me, è una lettura che non aggiunge niente e di cui si può fare benissimo a meno.
Voto: 2/5
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Biting's excellent.
It's like kissing.
Only there's a winner.
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Un altro che posso depennare. . -
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Hai letto di peggio e sei stata meno severa 
Ne ho un buon ricordo anche se dopo un inizio a tavoletta la trama in effetti tende a farsi confusa...
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Forse sarà stato complice l'ascolto: il lettore quando si faceva le voci da donna e da bambina non si poteva sentire.
Ti dirò anche che confidavo troppo in Dorn. Le aspettative evidentemente era troppo alte..
