London (Surviving The Evacuation #1)

~ Frank Tayell

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    Biting's excellent.
    It's like kissing.
    Only there's a winner.

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    London (Surviving The Evacuation #1)London by Frank Tayell

    My rating: 3 of 5 stars


    Nuova epidemia zombie, nuovo diario giornaliero tenuto da un sopravvissuto alla catastrofe.
    L'ultimo letto fu il primo capitolo della serie scritta da J.L. Bourne... e fu una delusione. In questo primo volume Tayell prende in giro il tipo di letteratura zombie che ospita la serie di Bourne e rende più credibile la situazione.
    Per cominciare siamo a Londra e non in America. Diverso modo di pensare, diverso tipo di cultura, forse più vicino alla nostra.
    Il protagonista non è un eroe in grado di fare qualunque cosa, non incontra altri sopravvissuti in grado di fare quello che lui non è capace di fare. Il protagonista è un burocrate, politicante, vicino ad uno dei membri del Governo e, per questo, convinto che qualcuno verrà a recuperarlo.
    È superficiale, noioso e si lamenta per tutto... il fatto di essersi risvegliato dopo tre giorni di coma, con una brutta frattura ad una gamba, quando ormai la crisi è in corso, lo esclude dai posti di comando ma gli fornisce mezzi (un amico hacker che lo subissa di video e documenti sull'epidemia) e conoscenze (anche se la sua amica politica, pur cercando di aiutarlo, lo lascia fuori dai giochi) per arrivare all'origine del problema e sopravvivere all'evacuazione che avrebbe dovuto salvare la Gran Bretagna.
    Per tutta la prima parte il nostro protagonista descrive come cerca di sopravvivere alla futura mancanza di cibo e acqua. Forse noioso ma, mano a mano che prende fiducia nelle proprie abilità e si rende conto di essere solo contro tutti (vivi, non morti e presunti amici), le cose migliorano con il passare dei giorni.
    All'inizio non si prova empatia per lui, anche se trovo più facile immedesimarmi nella sua situazione che in quella del sopravvissuto alla MacGyver.
    È una avventura in solitaria. Il diario, scritto a mano, serve come valvola di sfogo e per permettere al protagonista di mantenere la sanità mentale.
    Tramite il ricordo dei giorni precoma, scopriamo dettagli che ci portano a comprendere (forsr prima del protagonista stesso) dove si era annidato il vero pericolo e come il tutto sua veramente iniziato.
    Il finale lancia il sasso per invogliare a leggere il secondo volume, ma termina senza un vero cliffhanger.
    Nel complesso una lettura veloce e meno fastidiosa rispetto ad altri libri simili.
    Il secondo volume dovrei già averlo sul lettore...


     
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