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Odd Thomas by Dean Koontz
My rating: 4 of 5 stars
Rilettura dopo dieci anni, questa volta in inglese. Ricordo così poco della prima volta che non saprei dire se la traduzione rendeva o meno giustizia alla versione originale. Di certo, dopo dieci anni e la visione della trasposizione cinematografica, il gradimento non è calato.
La storia, grazie anche al film, la ricordavo a grandi linee. Ovviamente le due storie non si sovrappongono completamente, alcune cose presenti in video non ci sono nel libro e viceversa. La cosa buona del film è l'aver introdotto elementi che spalmano l'azione su tutta la durata della storia, mentre nel libro Odd parla e racconta di più, ma risolve tutto negli ultimi capitoli.
Il paragone tra i due mezzi narrativi ha reso la (ri)lettura più interessante, anche se la storia è di per sé divertente e cupa, piena di humor nero e pienamente godibile.
Questa volta non mi fermerò al primo volume, sono curiosa di vedere come proseguirà la storia.
Nel 2007 dicevo...CITAZIONEHo un rapporto conflittuale con Koontz.
L'ho letto con passione per anni, poi ho iniziato a trovarlo sempre più prevedibile (i personaggi, gli intrecci, come sarebbe proseguita la storia) al punto che l'avevo lasciato da parte, leggendo solo qualche romanzo ogni tanto.
Sono stata convinta a leggere la prima avventura di Odd Thomas da altri appassionati di Koontz (alle prese invece con il secondo capitolo) e, per una volta, la prevedibilità della storia non è stata così prevedibile.
Anzi, il protagonista e il modo con cui la sua storia era raccontata mi è piaciuto quasi quanto mi erano piaciuti i primi libri letti una dozzina (o oltre) di anni fa.
La trama è assurda così come assurda è la vita di Odd Thomas, ma con una logica di fondo quasi inafferrabile, soprattutto se la si cerca.
Bisogna lasciarsi andare e seguire la corrente, il resto verrà sa solo.
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