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Titolo:Un errore di inesperienza
Autore: Errico Nero
Anno: 2017
Editore: Libromania
https://www.amazon.it/gp/product/B074DXB2C...1c9f6f5aefc6969
Descrizione:
Di ritorno dalla gita scolastica annuale, il professor Serafini voleva godersi finalmente una domenica casalinga. L’aroma del caffè aveva già riempito tutte le stanze quando il professore decretò che fosse giunto il momento di uscire sul balcone a fumare una sigaretta. Mentre si crogiolava nel piacevole tepore mattutino, qualcosa di inconsueto lo disturbò. Doveva recuperare gli occhiali da miope e mettere subito a fuoco quello che sospettava di aver visto. Sul muretto laterale del giardino stavano i corpi di un ragazzo e una ragazza fissati in qualche modo al muro come statue di cartapesta o animali impagliati. Guardando ancora meglio gli sembrò di riconoscere quei corpi, ma non voleva essere lui a decretarlo, non in quel momento e nemmeno con sua moglie.
Meglio lasciare le indagini al Sostituto Procuratore. Agnese Sloe, a cui di sicuro non sarebbe sfuggito che le due vittime Rebecca Mozic e Andrea Povelli erano, fino al giorno prima, due studenti del professore. Ma perchè i due ragazzi non erano andati in gita con il resto della classe? Perché erano stati uccisi in quel modo proprio nei pressi dell’abitazione del Serafini?
Problemi d’identità, enigmi da risolvere e intrighi inaspettati si mescolano in una vicenda che il lettore sentirà l’urgenza di risolvere insieme alla polizia.
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Dopo un inizio un po' mindfuck, in cui si palesano tanti personaggi e tante situazioni (apparentemente) scollegate vengono messe in gioco, piano piano i fili iniziano a intrecciarsi creando un disegno molto elaborato: tra presunti morti che indagano sul proprio omicidio, darknet, doppie identità, personaggi che sembrano comprimari e poi si prendono tutta la scena, questo è un thriller che lascia col fiato sospeso fino all'ultima pagina. . -
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Stando al mio ereader sono ormai vicino alla metà del libro.
Premessa: non amo eccessivamente i thriller investigativi, anche e soprattutto per un'indigestione di anni fa che mi ha reso insopportabili anche i vari CSI e compagnia.
Ciò nonostante, mi sta piacendo. Mi piacciono alcuni dialoghi, il salto in scioltezza dalla terza alla prima persona e le descrizioni delle sensazioni tattili, troppo spesso trascurate.
Unico lato negativo, non riesco ad affezionarmi o anche solo a tifare per nessun personaggio. Tutt'al più Ponti, forse perché è quello di cui leggiamo i pensieri nudi e crudi.. -
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Sono un po' di parte questa volta.
Ho fatto da beta reader per l'autore, che ha sopportato commenti e critiche stoicamente. Poi il tutto è andato in mano a editor e editore e, come capita spesso, il prodotto finale risulta sempre uguale ma diverso da come uno se lo ricordava.
La trama è complessa e articolata. Inizialmente si presentano tanti personaggi che, con il dipanarsi della vicenda, trovano identità e motivazioni.
Si riesce a seguire senza troppa fatica l'intreccio e, il finale, potrebbe promettere un seguito, senza un cliffhanger troppo fastidioso.
Non ci sono tante descrizioni fisiche, questo lascia come in sospeso i personaggi. L'idea che uno si fa di loro non sempre corrisponde a quelle poche informazioni che vengono date.
Non ricordo se, ai tempi, avevo segnalato la cosa... quindi mi addebito parte della responsabilità.
Resta una lettura veloce e interessante che, nonostante la scelta editoriale di non separare i cambi di scena (difetto forse eliminato a breve), si legge con piacere.
4 / 5. -
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Scrivo qua invece che in Altrove 
Non ci ho messo così tanto a finirlo eh, sono solo stata presa dalla tesi di dottorato D:
Non sono brava a recensire qualcosa, ma intanto faccio davvero i miei complimenti a Panic! Ho letto poche opere "prime", e sono sempre titubante perchè non so mai cosa aspettarmi e ho paura di trovarmi davanti qualcosa di troppo acerbo... posso dirti invece che si mimetizzava benissimo tra tanti altri polizieschi/thriller che ho letto negli ultimi anni, anche di autori con molte opere alle spalle, quindi davvero complimenti
Per quanto riguarda la trama mi è piaciuta, se devo dire la verità da un certo punto in poi ho fatto un po' più fatica a seguire perché ho trovato meno chiare le mancate interruzioni tra PoV di cui parlavate nella discussione, ma comunque passato lo "shock" delle prime due righe di cambio personaggio non è stato un grande problema. E' vero che, come scritto sopra, non viene da immedesimarsi molto in nessun personaggio, ma sinceramente non è quello che ricerco di solito in un giallo o un thriller. La trama è scorrevole ed il ritmo veloce, tiene abbastanza incollati alle pagine; mi sono piaciuti poi in generale anche i dialoghi, li ho trovati intelligenti. Ottimo inizio!. -
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www.dianoratinti.it/un-errore-inesperienza-errico-nero/ . -
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