Nod

~ Adrian Barnes

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    Biting's excellent.
    It's like kissing.
    Only there's a winner.

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    Titolo originale: Nod
    Autore: Adrian Barnes
    Paese: Canada
    Genere: Sci FI, Horror
    Editore: Titan Books
    Prima Edizione: 2016
    Scheda Amazon.it
    Trama:
    Dawn breaks over Vancouver and no-one in the world has slept the night before, or almost no-one. A few people, perhaps one in ten thousand can still sleep, and they've all shared the same golden dream. A handful of children still sleep as well, but what they're dreaming remains a mystery. After six days of absolute sleep deprivation, psychosis will set in. After four weeks, the body will die. In the interim, panic ensues and a bizarre new world arises.

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    Un nuovo tipo di apocalisse per l'umanità.
    Dopo i soliti virus e zombie abbiamo qualcosa di originale: la deprivazione di sonno.
    Non si sa come o perché inizia e non lo scopriremo. Il racconto è in prima persona e a parlare è uno dei pochi ancora in grado di dormire. Perché, nel corso di una notte, la quasi totalità dell'umanità ha smesso di dormire e, come ci viene raccontato giorno per giorno, scivola rapidamente nella psicosi.
    Sappiamo che la deprivazione del sonno è stata riconosciuta come una forma di tortura e da origine, poco alla volta, ad irritazione, stress, allucinazioni... fino al collasso dell'organismo.
    In meno di un mese il protagonista si trova dall'essere uno sconosciuto scrittore, misantropo e verboso, che gioca con il significato delle parole ad essere insignito del ruolo di Profeta da parte di un mezzo squilibrato che ritiene il suo ultimo manoscritto il Verbo dei nuovi giorni.
    Un saggio sulle parole, la loro origine e il mito di Nod (terra di sogno/incubo che biblicamente diede riparo a Caino) che diventa la nuova Regola per una parte dei sempre svegli (awakened) risvegliati (awakened) dalle predicazioni del folle.
    Sul gioco delle parole e l'utilizzo di termini desueti o ridondanti, a tratti usati con compiacimento dall'autore, che la narrazione perde un po' di spinta.
    Delizioso, per chi ama giocare con le parole e scoprire nuovi termini, pesante e spocchioso per chi non vuole partecipare al gioco.
    Dalle stelle date al racconto si può capire da che parte mi colloco ma, nonostante il gradimento semantico, la storia abusa di alcuni stereotipi ed esagerazioni che potevano essere evitati.
    Il finale non concede sollievo.
    L'umanità sempre sveglia è destinata alla distruzione. La piccola parte che riesce a dormire, se adulta, anche... ma senza spiegazioni perché il protagonista non ha nulla da offrire a riguardo.
    Ci sono poi i bambini che dormono ancora, una piccola comunità apparentemente separata e insensibile davanti alla situazione in cui versano gli adulti.Bambini che erediteranno la Terra, ma dei quali non ci è dato sapere il destino, perché l'autore non assume mai il ruolo di narratore onniscente ed è narratore solo finché esiste.

    4 / 5

    Edited by taksya - 29/3/2017, 17:18
     
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