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Titolo: Sette note musicali Autore: Zoran Živković Anno: 2001 Editore: Tea Pagine: 137 Descrizione: La sala d'attesa di una stazione ferroviaria avvolta da una tempesta di neve; un sogno improvvisamente ricordato; una classe di bambini autistici; una casa silenziosa con un gatto in una scatola: piccole situazioni comuni, nelle quali i personaggi delle storie di Zivkovic sono colti nella loro normalità, fatta di abitudini, ricordi, drammi, trasalimenti, speranze, piccoli rituali e ossessioni. Istantanee di vita. Poi, all'improvviso, risuona una musica: un cd, un violino, un carillon senza valore, una piccola banda e la trama semplice del giorno si deforma, si spezza, apre paesaggi inattesi. E il mondo, l'universo che parla agli uomini - Dio, forse -, per mostrare il passato dimenticato, una piega nascosta del presente, l'abisso del futuro, l'armonia delle cose. E i personaggi di queste storie - il maestro, la bibliotecaria, il pensionato, il liutaio... - ascoltano e vedono, alcuni sono scossi, altri sorridono, e poi tornano alla loro vita, avendo capito qualcosa in più. Dopo Sei biblioteche, continuano le "storie impossibili" di Zivkovic, piccoli, sorprendenti e raffinati frammenti che compongono un quadro più ampio, in cui tutti, qui o là, finiamo per riconoscerci e per sentirci a casa. -------------------------- Tra i libri di Zivkovic questo era uno di quello che mi attirava meno, ma ho deciso di leggerlo per poterlo inserire nella sfida della Gloria. Si fa leggere, ma tutte e 7 le storie hanno lo stesso identico copione (forse un po' meno quella del liutaio), e dopo la prima nessuna aggiunge nulla. Sicuramente alcuni personaggi sono delle macchiette godibili (il pensionato uno su tutti), ma alla fine della raccolta posso dire che questa lettura non mi ha lasciato granché.
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