2084

~ Boualem Sansal

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    Lascio che le cose mi portino altrove

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    Titolo:2084
    Autore: Boualem Sansal
    Anno: 2016
    Editore: Neri Pozza
    Pagine:254
    Descrizione:
    Nell'Abistan - un impero così vasto da coprire buona parte del mondo - 2084 è una data presente ovunque, stampata nel cervello di ognuno, pronunciata in ogni discorso, impressa sui cartelli commemorativi affissi accanto alle vestigia dello Shar, la Grande Guerra santa contro i makuf, i propagandisti della "Grande Miscredenza". Nessuno sa a che cosa corrisponda quella data. Qualcuno dice che ha a che fare con l'inizio del conflitto, altri con un suo episodio. Altri ancora che riguardi l'anno di nascita di Abi, il Delegato di Yölah, oppure il giorno in cui Abi fu illuminato dalla luce divina. In ogni caso, è da allora che il paese, che era detto semplicemente il "paese dei credenti", fu chiamato Abistan, il mondo in cui ci si sottomette gioiosamente alla volontà di Yölah e del suo rappresentante in terra, il profeta Abi. La Grande Guerra santa è stata lunga e terribile, tuttavia l'armonia più totale regna ora nelle terre dell'Abistan. Nessuno dubita delle autorità, cosi come nessuno dubita che Yölah abbia offerto ad Abi di imprimere un nuovo inizio alla storia dell'umanità. L'abilang, una nuova lingua, ha soppiantato tutte le lingue precedenti, considerate stolti idiomi di non-credenti. Le date, il calendario, l'intera storia passata dell'umanità non hanno ormai più alcuna importanza e senso nella Nuova Era, e tutto è nella mano di Yölah. Agli uomini non resta che "morire per vivere felici", come recita il motto dell'esercito abistano...
     
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    Ho finalmente iniziato questo libro. Al momento fa schifo. Periodi lunghissimi, nessun dialogo, di fatto non è un romanzo, è solo infodump. In pratica una specie di finto saggio mascherato da narrativa. Sono a pagina trenta, magari migliora, ma la prospettiva è triste.
     
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  3. N. Zyme
     
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    CITAZIONE
    Ho finalmente iniziato questo libro. Al momento fa schifo.

    X°°°D

    netto!
     
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    Ho finito questo libro. Fa schifo.
     
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    Iniziato oggi e sono alla fine del primo libro... una cinquantina di pagine.

    Non lo trovo così terribile... assomiglia molto ad alcuni finti romanzi di divulgazione parascientifica di inizio secolo scorso, o fine del precedente.
    Molto francese per ora.

    Vedremo andando avanti.
     
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    Per me si attesta su un 3 stelle.

    Romanzo distopico, strutturato sulla falsariga di 1984 e che, per l'origine dell'autore, viene visto.come una allegoria di un totalitarismo islamico.
    Quello che sappiamo è che c'è stata una guerra, più di una, nei primi decenni del terzo millennio e che in una parte del mondo si è venuta a creare una società militarizzata a base religiosa, guidata da un misterioso e immortale profeta di un unico dio.
    Una lingua creata appositamente per rendere schiavo il popolo, una routine religiosa serrata, delazionismo e controlli fatti da tutti contro tutti e una casta regnante vittima di complotti e controcomplotti.
    Nulla di nuovo rispetto al passato, non solo medio orientale.

    Il protagonista, sopravvissuto ad una malattia mortale e liberatosi in parte dell'indottrinamento, inizia a porsi domande e cercare cosa ci sia di vero al di fuori del mondo da lui conosciuto.
    Il suo viaggio ci porterà a conoscere la società in cui vive e a riconoscere i dettagli che già sono presenti nella nostra società... così come altri romanzi distopici hanno già fatto, da 1984 a Brave New World.

    Un viaggio parlato, senza una vera trama e con pochissima azione. Se non si viene presi dalla narrazione è molto difficile che piaccia.
     
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7 replies since 20/8/2016, 09:31   61 views
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