Al limite estremo

~ Joseph Conrad

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  1. N. Zyme
     
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    Titolo: Al limite estremo
    Autore: Joseph Conrad
    Anno: 1902
    Editore: Garzanti
    Pagine: 202
    Descrizione: Whalley, un vecchio capitano di lungo corso, torna a solcare i mari al comando del Sofala, piccola e scalcinata vaporiera impegnata su una delle tante rotte commerciali. Lo fa per amore della figlia e, nonostante i suoi anni e un terribile segreto che non osa confidare a nessuno, l'anziano uomo di mare si dimostrerà degno di tale compito. Il proprietario dell'imbarcazione, però, ansioso di incassare il premio dell'assicurazione, lo inganna conducendolo sull'orlo del baratro...


    Ho l'impressione che Conrad potrebbe anche descrivermi in un intero libro un pomeriggio in compagnia di signore che prendono il tè, e che io, nonostante l'indolenza dell'atmosfera, possa comunque leggermelo tutto, e non senza delizia.
    Conrad mi piace ed era pure bravo.
    Come opera è decisamente minore, e visibilmente rimpolpata per rendere il tutto più consistente. Lui descrive, descrive... nell'atmosfera afosa dei mari orientali, descrive gli arcipelaghi battuti dai venti e dal volo degli uccelli marini, o avvolti nelle brume della bonaccia; descrive l'aspetto di ogni persona che incontra, nel minimo dettaglio, dai baffi alle linee che formano i capelli, alle scarpe lucide, piccole o sporche, al rapporto delle persone col denaro. Ecco, il denaro, è lui il vero protagonista del racconto, per mezzo dello scontro fra la solida figura patriarcale, tragica e illusa (visibile retaggio di un mondo passato pressoché ideale e idealizzato, quello in cui il vento riempiva le vele) e anche stolida, e una realtà avida e materiale. Conrad dipinge i personaggi con una maestria e una ricchezza di dettaglio a mio avviso abbastanza fuori dal comune. Per lo più personaggi simbolici, forse anche troppo granitici in molti loro aspetti, eppure mai davvero lontani da un vissuto reale. Il mare è ancora una volta una scusa per una scrittura intimista.
    Certo, deve piacere una certa verbosità -eppure mai convoluta, non si perde mai il filo, riesce sempre ad essere semplice e abbastanza lineare-. Poi, tutto molto studiato, nei tempi, nella costruzione dei fatti, come sa fare solo un abile tessitore.
    Niente di imperdibile. Ma per me Conrad è un piacere davvero particolare. Quindi: perché no?

    Edited by N. Zyme - 5/7/2016, 15:26
     
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    Racconto, più che romanzo, molto interessante. Concordo con NZyme per quanto riguarda la gradevolezza dello stile di Conrad, sempre profondo anche nel raccontare semplici rotte commerciali. Purtroppo mi sono spoilerato il libro leggendo un commento su internet quando volevo capire di che parlasse, ma mi sono goduto lo stesso la lettura. Finalmente un titolo della Book Lottery che mi ha convinto.
     
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1 replies since 5/7/2016, 12:31   54 views
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