La porta sull'estate

~ Robert A. Heinlein

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    Titolo: La porta sull'estate
    Autore: Robert A. Heinlein
    Anno: 1957
    Editore: Mondadori
    Pagine: 168
    Descrizione:
    Un uomo e il suo gatto in una vecchia, fredda casa del Connecticut, che ha undici porte sull'inverno. Ma questa coppia di eremiti non resterà sempre fuori dal mondo: ci sono in gioco una colossale operazione finanziaria, una ingegnosissima truffa, una prodigiosa serie di automi, un segreto andirivieni nel tempo, una ragazza surgelata. E il gioco è condotto da uno dei maestri della fantascienza, qui nella sua vena più divertente e inventiva.
    -----------
    Letto per la sfida sci-fi (categoria "Viaggi nel tempo").
    Lettura davvero piacevole, da adolescente mi avrebbe conquistata anche nella sua brevità (sembra quasi più un racconto lungo...). Trama abbastanza semplice, non arzigogolata pur affrontando il tema dei viaggi nel tempo, le varie invenzioni sono forse la parte che ho preferito. La vicenda tutto sommato è abbastanza prevedibile, ma questo non toglie gusto alla trama. Unico motivo per cui non ho dato 5 stelline su Anobii è il fatto che gli anni si sentano tutti, comprese alcune soluzioni un po' naif immaginate per l'anno 2000... Ma può starci :)
     
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    Biting's excellent.
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    Questa deve essere almeno la terza rilettura, la prima in inglese.
    Ricordo entusiasmo dopo la prima, negli anni '80. Ero alle medie e divoravo fantascienza, quasi tutto mi sembrava eccezionale. Alla seconda, anni dopo, il divertimento dato dal viaggio nel tempo batteva di larga misura le cose che iniziavano a sembrare irritanti. Adesso tutto sembra datato e la presenza di innumerevoli deus ex machina dopo un po' fa storcere il naso.
    Possiamo sorridere della visione del futuro, che sia il 1970 che gli anni 2000. Non esiste libro che abbia descritto con accuratezza la società o le innovazioni del futuro, Heinlein ha trovate brillanti ma cade (come tutti) sui dettagli. Che in ogni momento critico il protagonista trovi esattamente quello che gli serve (persone o cose) per portare avanti al sua missione.
    Resta comunque una lettura divertente. C'è Pete, che come felino ha molta più personalità di tanti umani, e c'è il viaggio nel tempo... sul resto possiamo sopprasedere.

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    detto anche l'impanicato

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    CITAZIONE (taksya @ 30/6/2017, 17:33) 
    Adesso tutto sembra datato e la presenza di innumerevoli deus ex machina dopo un po' fa storcere il naso.

    È vero, ci sono delle soluzioni a dir poco forzate, che l'autore secondo me spiega, quasi scusandosi, in quella chiosa finale riguardo i viaggi nel tempo e, diciamo così, il suo personale concetto di destino.
    Però il libro in sé è carino e divertente, breve che si legge in una notte, pieno di invenzioni curiose, soprattutto se paragonate alla strada che ha invece ha preso lo sviluppo tecnologico, c'è il piacere della vendetta, la struttura a favoletta, il mitico gatto Pete che è un personaggio direi perfetto, se si conoscono un po' i gatti lo si apprezza ancora di più.
    Ha tutti i pregi e i difetti di un libro scritto in fretta e furia, quasi da manuale dell'urgenza.
    Confermerei il 3su5 di tak, magari con mezzo voto in più: non un capolavoro, ma ha il suo perché, soprattutto se si è predisposti ad una lettura simile.
     
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2 replies since 1/6/2016, 20:42   54 views
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