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Titolo: La teologia del cinghiale
Autore: Gesuino Némus
Anno: 2015
Editore: Elliot
Pagine: 240
Descrizione:
Luglio 1969. Durante i giorni dello sbarco sulla luna, a Telévras, piccolo paese dell’entroterra sardo, due ragazzini vengono coinvolti in una serie di eventi misteriosi. Il primo è Matteo Trudìnu, talentuoso figlio di un sequestratore latitante; l’altro è Gesuino Némus, un bambino silenzioso e problematico, da tutti considerato poco più che un minus habens. Amici per la pelle, i due godono della protezione di don Cossu, il prete gesuita del paese, che si prende cura di loro come fossero figli suoi. Un giorno il padre di Matteo, scomparso da settimane, viene trovato morto a pochi chilometri di distanza da casa. Il maresciallo dei carabinieri De Stefani, un piemontese che fatica a comprendere le logiche del luogo, inizia a indagare con l’aiuto dell’appuntato Piras e dello stesso don Cossu ma, con l’avanzare dei giorni, le cose si complicano e spunta fuori un altro cadavere… Misteri, colpe antiche, segreti e rivelazioni vengono scanditi a ritmo battente in un romanzo dalle tinte gialle sapientemente orchestrato, imprevedibile e originalissimo per trama, stile, umorismo e inventiva. Un’opera pirotecnica, geniale e ricca di suspense che ci avvolge con le voci, i sapori e la magia della terra sarda, raccontando gli ultimi cinquant’anni di un’Italia sospesa fra modernità e tradizione.
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Biting's excellent.
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Carta o digitale? . -
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carta! ti interessa? in questi giorni compulsivo cartaceo. -
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La trama sembra interessante.
Curiosa.. -
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finalista al premio Bancarella! . -
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Sì, ha incuriosito molto anche me! Poi trova il modo di prestare . -
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Lettura molto particolare ma interessante e piacevole. Più che un giallo è una dedica alla terra sarda, con tutte le sue sfacettature. Non era facile per un libro del genere avere successo anche tra i "continentali", visto che alcuni modi di dire sono intraducibili. I personaggi sono davvero spassosi e l'introduzione ad un contesto molto particolare e caratteristico di un paesino dell'entroterra sardo (seppure inventato) avviene per gradi e non disorienta il lettore.
Voto: 4/5.