Mater terribilis (Ciclo di Eymerich #8)

~ Valerio Evangelisti

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    Titolo: Mater terribilis
    Autore: Valerio Evangelisti
    Serie: Ciclo di Eymerich #8
    Paese: Italia
    Genere: fantasy, horror, sci-fi
    Editore: Mondandori
    Prima Edizione: 2002
    Scheda Amazon.it
    Trama:
    Anno 1362: Nicolas Eymerich, l'inquisitore generale d'Aragona, è chiamato a investigare sulla morte di alcuni confratelli, nella Francia posta sotto il dominio inglese. Gradualmente la sua marcia alla ricerca della verità si trasforma in una vera e propria discesa all'inferno, fitta di terrificanti quanto indefinibili prodigi: muraglie di nebbia, foreste inestricabili, nuvole di cervi volanti, pietre che bruciano, frati deformi, inspiegabili fratture temporali... Settant'anni dopo, in quelle stesse terre analoghi fenomeni segneranno un momento notissimo della storia d'Europa, la vicenda tragica e gloriosa di Giovanna d'Arco che, vista attraverso gli occhi della Pulzella o quelli del suo torbido compagno d'armi, Gilles de Rais, acquista tinte inedite e inquietanti. I due episodi sono legati da un misterioso libro d'alchimia, l'Aurora consurgens, e soprattutto da un nemico onnipresente e senza volto: la Mater Terribilis, incarnazione della femminilità minacciosa e divoratrice, che usa insospettabili identità umane per nascondersi.

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    Per ora il capitolo più caotico della serie, tanto da necessitare di uno spiegone finale per meglio ordinare i pezzi.
    Il presente di Eymerich si mescola al passato di Giovanna d'Arco e di Gilles Barbablu de Rais, in un gioco di collegamenti onirici e misterici che risultano complicati e inverosimili anche dopo la spiegazione finale.
    I frammenti del futuro sembrano servire solo a ricordare al lettore che esiste anche una linea temporale apocalittica, collegata alle vicende di Eymerich a doppio filo. In questa occasione la parte futuristica è del tutto inutile ai fini dell'intreccio, anche se non imbarazzante quanto quella incollata sulle vicende di Giovanna e dei vari fatti storici che la riguardano.
    L'epilogo preannuncia un ritorno di fiamma delle tematiche eretiche presenti in questo guazzabuglio, giusto per complicare la vita di Eymerich (divenuto, dal libro scorso, una sorta di stallone per tutte le figure femminili sue avversarie) e ai suoi, parola grossa nel suo caso, amici.
    La ripetitività della storia offre comunque una sorta di sicurezza. Indipendentemente dai nemici e dai malefici, sappiamo come andrà la storia. La speranza è che, nel prossimo, sia meno assurda.

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