Il castello di Eymerich (Ciclo di Eymerich #7)

~ Valerio Evangelisti

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    Titolo: Il castello di Eymerich
    Autore: Valerio Evangelisti
    Serie: Ciclo di Eymerich #7
    Paese: Italia
    Genere: fantasy, horror
    Editore: Mondandori
    Prima Edizione: 2001
    Scheda Amazon.it
    Trama:
    1369: nella fortezza di Montiel, in Castiglia, il re Pietro il Crudele subisce l'assedio del fratellastro Enrico di Trastamara, pretendente al trono. Nell'edificio si verificano fenomeni spaventosi: apparizioni di mostri, facce che si disegnano sulla pietra, laghi di sangue. Pietro il Crudele chiama in soccorso l'inquisitore Eymerich, il quale capisce che intorno al castello si affrontano non solo due sovrani ma anche due forme di magia: la Cabala ebraica e la necromanzia. Eymerich dovrà destreggiarsi tra i due re in lotta, resistere all'ostilità di un altro inquisitore e, soprattutto, affrontare un'insidia per lui sconosciuta: l'amore di una donna, forse angelo o forse demonio.

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    Ricordo poco della prima lettura... dovevo essere già nella fase discendente, confermata libro dopo libro da questa serie di riletture.
    Seguito diretto di Picatrix, come personaggi e turbamenti. Strutturato forzatamente come al solito, su più piani di lettura.
    Il futuro, per Eymerich, posizionato sulla fine della seconda guerra mondiale è fondamentalmente inutile alla narrazione. Sembra più una necessità, aggiunta a forza, per dare al libro la solita struttura.
    Il passato e il presente si intersecano a poca distanza e, come per il futuro, il passato sembra una necessità per mantenere la tradizione e poteva essere tranquillamente inserito nello stesso contesto narrativo che vede Eymerich nel suo presente.
    Il grosso peso della storia è legato ai turbamenti carnali e emotivi di un Eymerich che sembra in crisi di mezza età. Tutto sembra forzato e annega nei cliché già incontrati nei libri precedenti.
    La base storica è sempre didascalica, il solito mescolone di nomi e fatti reali piegati alle necessità della trama esoterico-inquisitoria.
    Eymerich sembra più debole e umano rispetto al solito, perdendo la solita sicumera che lo contraddistingue, per sembrare solo uno dei tanti eretici fissati che di solito affronta.

    Ricordo poco anche il capitolo successivo... cosa che non promette nulla di buono.

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