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N. Zyme.
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Titolo: Billy Budd
Autore: Herman Melville
Anno: 1889-91; prima pubb. 1924
Editore: Feltrinelli
Pagine: 148
Descrizione: "Billy è l'ultimo. E Billy Budd è una parabola. In questo discorso in forma di racconto (che, come è noto, fu redatto tra il 1886-1888 e il 1891, anno della morte dell'autore, e uscì nella prima edizione soltanto nel 1924) infatti Billy da vita alla figura angelicata di colui che sempre e comunque subisce e subirà il torto, l'ingiustizia, la prepotenza, l'illegalità (per dirla melvillianamente, le mire del maligno su questa terra). Pertanto Billy - che è una specie di 'umiliato e offeso' eroicizzato sorto dalla commistione di un Oliver Twist rimasto immune ai bassifondi e ormai giovanotto con un santo martire e con qualcosa del dostoevskiano 'idiota' principe Myskin - è anche il sacrificato per eccellenza, cioè, l'innocente, il puro."
Lette una sessantina di pagine. La scrittura di Melville è densa, zeppa di riferimenti, piena di digressioni, con un vocabolario sontuoso e una direzione non sempre definita. Queste cose assopiscono o fanno perdere la pazienza a un sacco di gente.
A me mandano in brodo di giuggiole, ne ho somma compiacenza e godo ogni volta che apro sto libro..