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Titolo: Il sole nero
Titolo originale: Dark Is the Sun
Autore: Philip José Farmer
Traduttore: Roberta Rambelli
Paese: U.S.A.
Genere: Sci Fi, fantasy
Editore: Editrice Nord (Cosmo Argento #124 - #125)
Prima Edizione: 1982
Scheda Amazon.it
Trama:
La Terra è un pianeta morente: il suo nucleo si è ormai raffreddato e i cieli sono oscurati dalle ceneri delle galassie che vanno lentamente consumandosi, ma l'uomo esiste ancora. Tribù di esseri umani regrediti a uno stato semiprimitivo sopravvivono in un mondo vicino all'estinzione ma brulicante di belve strane e feroci. Il giovane Deyv della tribù della Tartaruga, tuttavia, non sa nulla della storia del suo pianeta, né gli interessa il suo fato: gli interessa solo rintracciare il maligno Yawti, che gli ha rubato il suo prezioso Uovo-Anima personale. Assieme a Vana, una ragazza di una tribù vicina, e all'uomo-pianta Sloosh, vittime anch'essi dello stesso furto, Deyv insegue il ladro attraverso insidie mortali, paesaggi d'incubo, perigliose giungle e paludi, fino alla tana di Feersh la cieca, che ha commissionato i furti e poi ancora fino all'Abominazione Lucente, il deserto ove risiede lo Shemibab, l'essere senz'età in possesso della chiave estrema per sfuggire al destino ineluttabile della Terra morente.§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
Un viaggio lungo anni e chilometri, in lungo e in largo per un mondo morente. Rappresentanti della razza umana e di altre razze aliene (o create geneticamente nel corso di millenni da varie ondate di umani ultra civilizzati, ripiombate poi nel caos) vagano in cerca di vari artefatti a loro sottratti, per diventare poi una armata Brancaleone in cerca di una via per sfuggire alla catastrofe annunciata.
La narrazione è altalenante, lunghe descrizioni di attività, tradizioni, teorie scientifiche ormai dimenticate si alternano a brevi momenti di azione dove capita tutto e il contrario di tutto.
Con il beneplacito di Babbo Natale, resta un romanzo a cavallo tra fantascienza e fantasy, ma senza quel mordente che rende accattivante la lettura.
3 / 5
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