La scala di Dioniso

~ Luca Di Fulvio

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    Titolo: La scala di Dioniso
    Autore: Luca Di Fulvio
    Anno: 2005
    Editore: Mondadori
    Pagine: 484
    Descrizione: 31 dicembre 1899. Alla Mignatta, squallido quartiere suburbano, una strage cruenta viene consumata nella villa di un ricco industriale. A quella morte ne seguiranno altre, tutte compiute seguendo lo stesso raccapricciante rituale. L'assassino è feroce, raffinato, implacabile come un vendicatore. Imprevedibile come un dio. È il primo serial killer del Novecento. Troppo facile pensare, come fa il capo della polizia, alla vendetta di un operaio influenzato dalle nascenti idee socialiste. L'ispettore Milton Germinal sa che la verità è nascosta nei meandri più oscuri dell'animo umano; quei meandri che lui, un uomo tormentato dedito all'oppio e all'eroina, conosce anche troppo bene. E nei quali dovrà ancora una volta tuffarsi, confrontandosi con personaggi ambigui e affascinanti, pericolosi e seducenti insieme: un viaggio attraverso un'atmosfera cupa e morbosa, che conduce in cima alla scala di Dioniso, il dio visionario, dalla quale si domina la fine dell'Ottocento e l'inizio di un Novecento che racchiude in sé tutti i germi della nostra attuale malattia.


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    Una prosa per nulla convincente e personaggi piuttosto stereotipati (anche se la mia opinione probabilmente è poco attendibile, dato che le altre recensioni che ho visto in giro dicono il contrario). Non è incoraggiante il biglietto da visita con cui si presenta questo thriller nelle sue prime pagine. Il protagonista, Milton Germinal, è molto simile

    al Johnny Depp del film "La vera storia di Jack lo Squartatore", perfino il periodo di ambientazione è simile (siamo agli albori del XX secolo), la droga è diversa, questo bisogna dirlo...


    Eppure l'impressione è sbagliata, per quanto i personaggi siano stereotipati l'autore gli ha cucito addosso una personalità vera, che forse non è stato in grado di rendere e che perciò fatica a emergere, ma che va riconosciuta.

    Sorpassati questi primi dubbi (miei, perché i personaggi stereotipati a quanto pare piacciono molto, quindi sottolineo miei dubbi) si comincia ad avere a che fare con una trama che tutto sommato è ben costruita e che si rivela un moto indiscutibile alla lettura. Il libro si legge, non è un capolavoro del thriller, ma non è neppure il peggio del peggio.

    La storia d'amore è banale ai limiti del rosa, davvero terribile... fa sudare freddo.

    Non saprei, non sono un grande consumatore di queste cose, quindi non sono il più adatto a parlarne, ma tutto sommato il libro si legge, ho avuto tra le mani di peggio, anche quest'anno. La trama è costruita bene, magari strizza troppo l'occhio a dinamiche già viste o lette del thriller marcato USA, ma insomma... meglio non mettersi a fare troppo gli schizzinosetti.

    E' come quando il cameriere ti porta un'insalata di mare e senti al primo boccone che non è come quella che speravi... ci spremi su un po' di limone e via, si mangia.

    Voto: 2/5

    Edited by Don'tPanic - 23/6/2015, 11:24
     
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