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N. Zyme.
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Titolo: Gli orrori dei ghiacci e delle tenebre
Autore:Christoph Ransmayr
Anno prima pubblicazione: 1984
Editore: Feltrinelli
Pagine: 221
Descrizione: Nel 1872 la corte austro-ungarica finanzia una spedizione artica che ha il compito di rintracciare il leggendario Passaggio a nordest, un varco tra i ghiacci dell'Artico che consentirebbe di raggiungere l'Oriente. Al comando della pericolosa avventura che ha già fatto diverse vittime sono due giovani e ambiziosi ufficiali: Julius von Payer e Carl Weyprecht. Con loro si imbarcano i marinai, perlopiù triestini o dalmati, i due alpinisti e cacciatori tirolesi Johann Mailer e Alexander Klotz, e l'arpioniere norvegese Elling Carlsen. Salpano a bordo dell'Admiral Tegetthoft, ma già dopo un mese la nave è incagliata e l'equipaggio deve affrontare l'orrore della notte artica, sei lunghissimi mesi senza luce, nella morsa del gelo, in preda a una desolazione agghiacciante e affascinante insieme. Con i primi raggi del sole torna la speranza, però la nave comunque non può comunque fare vela verso casa. Trascorre un secondo inverno, ancora più duro, sulla terraferma prima del ritorno via terra, un cammino di mesi verso sud fino alle coste di Novaja Zemlja. In patria i superstiti saranno accolti trionfalmente, anche se ben presto se ne appanna il ricordo. Eppure a quegli avventurieri pensa ancora Josef Mazzini, un discendente di quei pionieri, da sempre appassionato di esplorazione polare, che ha deciso di tentare in prima persona la via dei ghiacci e che nel 1981 parte per Longyearbyen con una spedizione sulla nave oceanografica Cradle. Ma l’epopea di un tempo non è più ripetibile e allora forse non resta che scomparire, come inghiottiti dal passato.
Un grande e potente inno all’Artide, alla sua natura imperturbabile, di una bellezza luminosa e tenebrosa, e al suo mortale splendore.
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