Il manuale dello stagista killer

È noioso e a tratti imbarazzante...

finora si articola così:
- sono una feccia umana e anche voi, e ho deciso di scrivere questo CAZZO di libro in cui descrivo il mio ultimo CAZZO di caso per istruirvi in merito ai vostri CAZZO di incarichi nella nostra CAZZO di azienda (d'ora in poi nel riassunto i "cazzo" saranno omessi per rendere più fruibile la lettura, ma il libro ne è pieno, quindi tranquilli)
- in realtà questo non è un incarico come gli altri, quindi non si comprende il motivo per il quale lo stia prendendo come esempio per darvi istruzioni; nel libro però non mi sto ponendo questa domanda, quindi è tutto ok
- sono proprio un duro e vi ripeterò fino alla nausea quanto la mia vita ha fatto schifo e quindi quanto io sia dannatamente bravo nel mio lavoro. Infatti non ho mai avuto amore, né abbracci, e quindi nessun sentimento.
- incontro una topona che mi batte i pezzi -classica combinazione di aggressiva/brillante/gnoccona/emancipata- si vede molto da lontano che è una federale, la uso per il mio incarico ma sono visibilmente coinvolto, nonostante tutti i miei discorsi sulla mia stitichezza emotiva. Tutto questo senza l'ombra di una raffinata rimuginazione interiore, sul dissidio. Non è che ci aspettiamo Dostoevskij, ma buttata così la cosa stride davvero tanto. Soprattutto se già si vede dove vuole andare a parare ("alla fine sono umano anch'io... essì essì ho bisogno d'amore. Però la vita è troppo dura quindi no. Oh santo dio sono arrivato al limite e sto impazzendo!" CHE PALLE. Se non sei tu scrittore a rendere interessante una situazione già vista del genere, la dormita di tre ore a bocca aperta è assicurata).
- ho molte paranoie sul mio capo. Su Alice ovviamente non abbastanza perché serve per costruire la trama BellaEdward in versione Mission Impossible
- Vi ho già detto quanto sono figo?
- Faccio esplodere budella random perché sono molto figo.
- Vi ho raccontato di quando ho fatto fare seppuku a un tizio giapponese che ho ammazzato? Sono un ninja figo. Il tocco orientalistico ci sta sempre bene nei film d'azione. Sai, fa molto Kill Bill.
- "Cazzo se fa male"
- Alice mi fa un'imboscata

(sicuramente si meneranno, non si uccideranno, tvb ma non posso, ti odio, ti bracco, ti amo, sono un mostro lasciami stare che siamo nemici, "ti ho raccontato quanto sono figo?" - "ma guarda che sono superfiga anche io!" ecc ecc)

valuta tu...

È proprio AMERICANO nel senso peggiore del termine, o meglio, nella sua peggiore declinazione pop di tutto ciò che di poco raffinato e ripetitivo e trash ci arriva qui in Italia attraverso, principalmente, piccolo e grande schermo. Si fa grosso di citazioni cinematografiche che sono solo di film hollywoodiani straconosciuti solo perché te li propinano ovunque (l'unica citazione decente e "controtendenza" è di Sanjuro di Kurosawa, ma anche qui... chi è che non conosce Kurosawa, suvvia!).
L'humour nero così entusiasticamente esaltato da certi blogger o recensori dell'ultim'ora è grossolano, e trito... niente di speciale (ora che va di moda, poi, scoccia pure un tantino). Ah tra l'altro, mille spiegoni da libro d'anatomo-fisiologia ogni volta che ammazza o ferisce qualcuno del perché "non si dovrebbe fare come nei film" (quasi ironicamente, visto che pare proprio un filmaccio da grossa produzione hollywoodiana. Ma se è voluto non fa ridere). Mi ricorda i siparietti nei talk show in tv... una TV fatta per la TV stessa, del tutto AUTOCELEBRATIVA.
Un disastro.