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Titolo:Burnt Black Suns Autore:Simon Strantzas Anno:2014 Editore:Hippocampus press Pagine:308 Descrizione:
L'ultima raccolta dell'astro canadese, acclamato e riconosciuto in tutto l'ambiente horror/weird. In questi racconti si trovano gli stessi ingredienti che lo caratterizzano e chi l'ha già letto conosce. Uno dei temi prediletti da Strantzas sono i rapporti tra le persone, come affermato in diverse interviste, ed è lì che concentra la sua visione. Si parte con il botto con l'artic horror della novella On Ice, molto suggestiva, passando per esperimenti scientifici finiti male a incidenti, la presenza della natura e dell'ambiente è elemento caratterizzante che ho riscontrato nei suoi testi.
I due apici della raccolta però sono senza dubbio due omaggi (a due mostri sacri): By Invisible Hands, dedicato a Ligotti, e Beyond the Banks of the River Seine, omaggio a Chambers. vanno a toccare miei temi e ossessioni (marionette, musica, talento), e avevo avuto modo di leggerle nelle due migliori antologie degli ultimi anni di autori vari: Grimscribe's Puppets e A Season in Carcosa. Di entrambe ho già parlato su questi lidi, e sono un MUST per chi vuole conoscere le tendenze della narrativa dell'orrore contemporanea e leggere le voci più quotate oltreoceano.
Quello che non apprezzo, così come nelle raccolte precedenti, è che manca una certa omogeneità tra le storie. Una raccolta per me deve essere progettata in un certo modo, come un cd ogni canzone va a creare un album seguendo logiche precise, così ogni racconto dovrebbe incastrarsi nel mosaico generale. Qui, e spesso, non succede.
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