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Titolo: La principessa sposa
Autore: William Goldman
Editore: Marcos y Marcos
Data di Pubblicazione: 1973
ISBN: 9788871684642
Pagine: 329
Trama
Un celebre sceneggiatore è disperatamente a caccia di una copia del romanzo chiave della propria infanzia. Quel romanzo gli aveva spalancato orizzonti impensati, rivelato uno strumento strepitoso: la lettura. Darebbe un occhio pur di trovarlo, vorrebbe regalarlo al figlio viziato e annoiato, sperando che il prodigio si ripeta. Quando ne agguanta una copia, si rende conto che molti capitoli noiosi erano stati tagliati dalla sapiente lettura ad alta voce del padre. Decide di riscriverlo. Togliere lungaggini e divagazioni. Rendere scintillante la "parte buona". La magia si realizza. Il risultato è straordinario. Si parte da una cotta clamorosa, un amore eterno tra un garzone di stalla e la sua splendida padrona, che sembra naufragare a causa di una disgrazia marittima. C'è poi il di lei fidanzamento con un principe freddo e calcolatore. Poi c'è un rapimento, un lungo inseguimento, molte sfide: il ritmo cresce, l'atmosfera si arroventa. Il trucco della riscrittura arricchito da brillanti "fuori campo" dell'autore - l'incanto di personaggi teneri o diabolici, i dialoghi perfetti, fanno crescere il romanzo a livelli stellari. Disfide, cimenti, odio e veleni, certo. Ma anche vera passione, musica, nostalgia.
Adattamenti: da questo libro è stato tratto il film La storia fantastica di Rob Reiner del 1987.
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Ho appena scoperto, dopo almeno 8 anni che avevo il libro il libreria, che William Goldman avrà anche scritto questo unico romanzo ma in compenso è uno sceneggiatore con le contropalle!!! . -
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ho appena superato la metà e il libro è quasi identico al film... mi sembra quasi di rivederlo *_* . -
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Ho adorato la semplicità, l'ironia e la genuinità di questa storia ed è ciò che mi ha fatto adorare il film quando lo vidi la prima volta in tv (anni '80???!). Il film rispecchia al 95% il libro sia nello spirito ce nei dialoghi (e non dovrebbe meravigliare visto che l'autore è Lo scenggiatore).
Geniale, sotto ogni aspetto, non annoia mai nemmeno quando interrompe la storia con le sue "annotazioni".
Unico romanzo scritto da Goldman e forse è meglio così: un altro testo che esula dal proprio mestiere (che gli ha valso premi oscar) avrebbe forse sminuito questo primo, dolcissimo e fantasmagorico romanzo.
Edited by °Ln - 18/7/2017, 20:43. -
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Non sono del tutto soddisfatta della lettura... Anzi....
Allora: parte bene, la prima metà si divora. E' scorrevole, divertente, molto fresca e davvero ben scritta. Piena di colpi di scena, avvincente e con un'ironia assolutamente calzante.
Solo che... è lungo. Dopo la metà inizia a diventare un po' palloso. Prolisso in certi pezzi, si perde, diventa banalotto e lungo, lungo, lungo. A un certo punto ho avuto la tentazione di skippare qualche pagina... Perché va bene che è un libro per ragazzi, va bene che alla fin fine è una fiaba però l'ultimo terzo è veramente infinito.
Va verso un finale mediamente scontato, anche le parentesi diventano pesanti e invece di mantenere il ritmo incalzante e ironico - proprio mentre il lettore è nel vivo - va un po' a incartarsi con l'ennesimo colpo di scena, l'ennesima prova di coraggio, e un altro colpo di scena, e un'altra prova di coraggio, e un altro colpo di scena.... ok, ok, ma a un certo punto taglia
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peccato.
mi dispiace che non ti sia piaciuto: io sono molto legata (forse sentimentalmente) alla storia che ho adorato sul grande schermo con cui sono cresciuta fino a quando non ho scoperto il romanzo. Rimango dell'idea che sia geniale nella struttura e nel modo di costruire una storia in una storia. Non sono rimasta delusa nonostante conoscessi a memoria la storia di Bottondoro e del suo garzone..
