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Nadia84.
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Titolo: Zona Pericolosa
Autore: Lee Child
Anno: 1998
Primo, irripetibile episodio delle avventure di Jack Reacher firmato dal talentuoso Lee Child. Un thriller con due linee a tinta nera ambientato in America, per la precisione in Georgia, a Margrave. La costruzione del romanzo è singolare, tanto che sembra un episodio del genere escape, ma è l'unica che possa funzionare considerando che il punto di vista è in prima persona e che il punto di vista è quello di Jack Reacher, un personaggio così sui generis che pare uscito direttamente dalla scatola "eroi anni '80 - tutti d'un pezzo".
Parliamo di un ex membro della polizia militare che decide di mollare una vita spesa tra le basi militari di mezzo mondo per tornare in America da turista. Un giramondo rude e crudo dalla grande fisicità e senso di giustizia che ogni volta si ritrova invischiato in qualcosa di estremamente losco (a volte in maniera troppo artificiosa, ma va bene per l'economia del romanzo). E così si finisce in un mondo di cattivi duri a morire, di sparatorie tecniche e di un buono che non molla mai e che fa sciogliere la Reacher Girl di turno. In questo caso veste i panni dell'agente Roscoe - il cui nome non verrà mai menzionato per una qualche dietrologia non ancora chiarita - quando Reacher verrà arrestato dai solerti poliziotti di Margrave per un omicidio che non può aver commesso. Ma proprio quando non sembrano esserci prove, spunterà un testimone chiave dal passato ombroso e Reacher, il sospettato, dovrà calarsi nella parte dell'aiuto detective della sezione omicidi della cittadina più pulita e tranquilla d'America.
Un buon romanzo, un grande primo esordio che ha come unico neo quello sul versante comico. Le gag non mi hanno convinta, mi sono sembrate messe lì solo per sdrammatizzare la costruzione della tensione narrativa, che è in crescendo, da buon thriller.
Voto 4 stelle e mezzo.
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Biting's excellent.
It's like kissing.
Only there's a winner.
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Jack Reacher, assieme a Dirk Pitt di Cussler, è uno di quei personaggi che mi attraggono e respingono allo stesso tempo.
I caratteri marty stu, come Bond e i due sopracitati, non mi fanno godere appieno le storie.
Ma lo spunto delle trame in sé è interessante...
Prima o poi dovrò cedere.... -
Nadia84.
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Non mi piace molto come scrive Cussler: troppo lineare, senza inventiva. Non lo annovero tra gli scrittori che fanno ricerca sulle parole e infatti si nota nella caratterizzazione dei personaggi: tra Reacher e uno qualsiasi dei personaggi di Cussler c'è un abisso, credimi.
Nemmeno a me è piaciuto il riferimento ai Bond, l'ho trovato forzato specie se consideriamo che qui non parliamo di thriller puro e nemmeno di una spy story però la trama è pregevole e sono comunque carenze che si fanno perdonare. In questo episodio compare anche un pesante riferimento alla vicenda del musicista Blind Blake, ma dopo aver fatto tanta ricerca ho visto che la sua figura è stata strumentalizzata per rinforzare l'aria da supercattivo dell'antagonista, Kliner: ecco, questo è un tipo di ripetizione che non mi piace perché modifica gli eventi. Per me va oltre la soglia di finzione necessaria al romanzo..
