Biggles Learns to Fly (Biggles # 3)

~ W. E. Johns

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    Biting's excellent.
    It's like kissing.
    Only there's a winner.

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    Titolo originale: Biggles Learns to Fly
    Autore: W. E. Johns
    Serie: Biggles 3/96
    Paese: U.K.
    Genere: Avventura, Storico
    Editore: Red Fox
    Prima Edizione: 1935
    Scheda Amazon.it
    Trama:
    Nel Settembre 1916, presso la Norfolk Flying School si addestra il sedicenne Bigglesworth, ostinato e dall'aspetto delicato.
    Viene inviato in Francia con appena 15 ore di volo e, mentre il mitragliere Mark lo salva durante il primo volo, faroci combattimenti aerei lo costringono ad imparare o morire.
    Abbattuto due volte oltre le linee nemiche, insegue e abbatte i tedeschi, pianifica nuove tatiche di combattimento e aiuta spie francesi.


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    Non il primo della serie ad essere scritto, ma il primo in ordine cronologico interno della sua vita come aviatore.
    Siamo sul Fronte Occidentale, la guerra che avrebbe terminato tutte le guerre è in pieno svolgimento e i combattenti si stavano rendendo conto che non sarebbe stata una guerra lampo e che sarebbe stata molto diversa dalle precedenti.
    I luoghi descritti nella storia li ho visitati durante un viaggio nel nord della Francia, diventato senza premeditazione una sorta di pellegrinaggio sui luoghi della WWI.
    Quello che non traspare, nelle descrizioni dei combattimenti aerei, è la vera essenza di quella guerra. Non il coraggio eroico dei circhi volanti, ma la pazzia delle trincee, dei forti stracolmi di soldati, del gas mostarda e dei bombardamenti di una artiglieria sempre più terrificante.
    La storia delle missioni di Biggles prende, le battaglie aeree, gli inseguimenti e le fughe sono descritte alla perfezione, così come sono corrette le varie citazioni storiche.
    Fa quello che un romanzo di avventura deve fare: crea il mito e trasforma la guerra in una grande avventura... anche se ogni tanto il tentativo di ricordare che è sempre e comunque una guerra cerca di smorzare i toni, senza però riuscirci.

    Probabilmente, se l'avessi letto da giovane, non avrebbe fatto altro che galvanizzare e mitizzare la figura romantica dell'aviatore coraggioso.
    Ma, dopo aver visto la parte più terrena del conflitto, resto con un senso di amaro in bocca... che non credo passerà con i successivi titoli previsti dal gruppo di lettura.

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