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Titolo:La voce delle immagini. Pillole iconografiche dal Medioevo
Autore:Chiara Frugoni
Anno:2010
Editore:Einaudi
Pagine: 398
http://www.ibs.it/code/9788806191870/frugo...e-immagini.html
Descrizione:
Pillole iconografiche si propone di mettere a suo agio il visitatore di una mostra, di un museo. La prima parte del volume è dedicata ai gesti in codice: come attraverso le dita, la posizione delle braccia e delle gambe si possano comunicare situazioni ed emozioni; alle convenzioni iconografiche riguardanti gli edifici e le loro relazioni con i personaggi: come veniva resa la tridimensionalità, la prospettiva, il dentro e il fuori, il dietro e il davanti. Un capitolo è dedicato alla rappresentazione del diverso, a tutti i modi con cui si declinava l'antisemitismo e l'avversione per le persone di colore. Due capitoli sono consacrati a Maria e a Cristo (alla vita di Maria, al suo rapporto con il Figlio Bambino; a Cristo nella sua vita terrena con una particolare attenzione al ciclo della Passione, fino al ritorno nei cicli dove sale anche la Madre, regina della corte celeste); in essi è spiegato anche il significato di frutta, fiori e fauna (dal leone al pettirosso), associati alle loro rappresentazioni. L'ultimo capitolo è dedicato ad alcuni tratti simbolici, come ad esempio alla differenza fra nimbo a raggi e nimbo tondo intorno al capo, al significato del nimbo esagonale, al signum viventis. Completa il volume un indice analitico particolarmente minuzioso e un dizionarietto delle parole tecniche.
Prima parte molto interessante, legata alla simbologia delle mani, della posizione delle braccia, dell'espressività dell'arte precedente il XIII secolo.
L'ho trovato molto curioso e l'apparato iconografico molto accurato ha permesso di chiarire molti aspetti che non conoscevo.
Il terzo capitolo è una rassegna sulla rappresentazione degli interni e l'utilizzo della prospettiva medievale, che avevo studiato e prontamente rimosso negli anni del liceo... Ottimo modo di rifare il punto!
Invece gli ultimi tre capitoli li ho trovati un po' prolissi e noiosi... quello sulla rappresentazione del diverso -che poi è principalmente sulla rappresentazione degli ebrei nelle scene evangeliche - offre un buon punto di osservazione ma si dilunga molto sugli stessi temi, per non parlare degli ultimi due, tutti sulla Madonna e Cristo: sicuramente i due soggetti maggiori di dipinti, affreschi, incisioni eccetera, ma presentati in maniera un po' pedante. A parte che sono due capitoli diversi sulla stessa cosa e vabbè, ma alla fine è più uno studio dei vangeli (canonici & apocrifi), la simbologia è quella evangelica che delle pitture... insomma è diventato un saggio sulle allegorie presenti nei testi sacri - e non sulla bibbia, che sono quelle più curiose.
E' logico che si parli della madonna e di cristo, come ho ribadito sopra, essendo il soggetto di gran parte della produzione artistica universale, però la piega con cui sono stati affrontati gli ultimi due capitoli, nettamente diversa e parecchio più didascalica rispetto ai precedenti mi ha fatto faticare molto nel seguire il tutto - che poi, diciamocela, è anche l'argomento che nonostante tutto mi ha annoiato. Insomma, se avesse spiegato perché il giglio come simbolo di purezza, perché il leccio per il legno della croce ecc avrei apprezzato maggiormente, ma 100 pagine su 300 sulle espressioni spaventate di gesù bambino e l'abbandono della vergine mi sono sapute troppo...
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PORCA MISERIA.
Non solo questo libro l'ho già letto ma avevo anche già scritto una recensione e sono anche molto d'accordo con me stessa.
Mi ero *completamente* dimenticata. Ma proprio completamente.. -
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Non conosco Chiara Frugoni. Ma gli darò senz'altro un'occhiata. . -
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Biting's excellent.
It's like kissing.
Only there's a winner.
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Questo significa anche che l'hai doppio? .
