Bambi (libri originali)

~ Felix Salten

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    Titolo:Bambi, una vita nei boschi (o "la vita di un capriolo" (primo libro). I figli di Bambi (secondo libro)
    Autore:Felix Salten
    Anno:1923 e 1939
    Editore:vari
    Pagine:vari a seconda della traduzione.
    Descrizione:varie. (leggi note)


    Piccola Nota: ho avuto una discreta difficoltà nel reperire un'edizione "pulita" di questi due libri.
    Questo perchè ci sono state probabilmente diverse traduzioni diverse, e parto dal fatto che ho trovato e letto i libri in inglese.
    Non sono a conoscenza di edizioni COMPLETE e moderne dei libri in italiano, avevo visto tempo fa un'edizione con disegni ma che sembrava editata/accorciata, tanto che non vale nemmeno la pena di perderci tempo.

    Altra Nota: Sebbene a prima vista (ricordi di infanzia?) chiunque possa essere tentato di inserire questi libri in una categoria per bambini, fa un discreto sbaglio (a mio parere), alcune motivazioni scaturiscono nella recensione.

    Primo Libro
    Pregi
    Poesia
    Forse il primo elemento che risalta all'occhio della lettura di Bambi, è una grande capacità e bravura dello scrittore.
    Estrema ricchezza di contenuti e descrizioni, l'autore riesce a creare un mondo di colori, suoni, piante e animali che affascinano il lettore e che a prima vista parrebbero essere quasi un mondo idilliaco, bucolico, ben presto questa sensazione svanirà, ma la poesia e il fascino e la bellezza della natura permangono dall'inizio alla fine, anche nei momenti più tenebrosi.

    Oscurità
    Quanti di noi hanno visto il cartone della Disney e NON si sono messi a piangere come una fontana quando muore la mamma di Bambi? Intere generazioni di bambini ne sono stati sconvolti (e continueranno ad esserlo) in quello che rimane uno dei capolavori d'animazione della Disney.
    Ma la morte della madre di Bambi è solo uno dei tanti episodi drammatici e oscuri del libro originale.
    La vita dei cerbiatti nella foresta è un costante equilibrio tra vita, meraviglia, stupore, paura e terrore.
    A differenza del cartone, non vi è soltanto l'onnipotente e spietata presenza di "Lui", che toglie la vita a suo piacere, ma la stessa vita degli animali è descritta bene come ben poco pacifica e tranquilla.
    Anche fin dalla prima passeggiata di Bambi con la madre, scaturiscono domande (senza risposta) sulla morte, gli inverni e le piogge autunnali sono descritte come una coltre di pesante insicurezza e pericolo sulla vita di tutti, e il conflitto con gli animali predatori mantiene una costante attesa della morte e della paura su tutti gli animali (uccelli, scoiattoli) amici dei cerbiatti.


    Difetti
    Personaggi
    Forse il difetto maggiore della storia sono purtroppo i personaggi: non esce infatti una vera caratterizzazione o lo sviluppo ed essi rimangono in ruoli fissi e bene inquadrati: ogni animale amico ha il suo ruolo ed ogni cervo ha il suo tipo di comportamento. Un pò deludente (ma nient'affatto sorprendente) è la madre Faline, che riassume in toto il ruolo della femmina paurosa e timorosa. Stesso discorso per il Grande Principe (o vecchio principe), del quale peraltro nel libro non viene mai espressamente detto essere il padre di Bambi, e che è più che altro una sorta di mentore-eremita che delinea per Bambi la vita di maschio solitario.
    Bisogna comunque sottolineare che ho apprezzato il fatto che ci sia un maggior numero (e un maggior peso) di altri personaggi tra i cerbiatti, in primis Gobo, fratello di Faline.

    Due storie in una (non è un vero "difetto", diciamo che può esserlo sotto un certo punto di vista).
    E' abbastanza palese come il libro sia in realtà una grande metafora sulle persecuzioni contro gli ebrei.
    Tra l'altro bisogna sottolineare come esso sia tremendamente PROFETICO (essendo scritto nel 1923, ed essendo poi messo al bando dai Nazisti). La figura di "Lui è nient'altro che il persecutore-onnipotente, al quale è impossibile sfuggire.
    Significativa è la reazione di diversi personaggi e cerbiatti: c'è chi pensa a se stesso sperando di non essere ucciso, c'è chi pensa che "Passerà tutto e tornerà tutto come prima" sottovalutando i pericoli, c'è chi pensa che dopo uno strano atto di pietà da parte di "Lui", ci si possa fidare, e tale decisione porta solo alla morte.
    Tutti questi sono purtroppo comportamenti che (ripeto, quasi in maniera profetica) saranno adattati da moltissimi ebrei durante le persecuzioni.
    Solo pochi, riusciranno a fuggire in esilio prima dello Sterminio.
    Ed è ESATTAMENTE quello che fanno sia l'autore Felix Salten, SIA Bambi stesso (che sostanzialmente si auto-esilia dopo la morte di Gobo).
    E alla fine (SPOILER) cosa accade? Bambi trova il corpo di "Lui" ucciso da un'altro "Lui" e capisce che il nemico non era affatto onnipotente nè invincibile, e che c'è "un altro" sopra tutti loro.
    Nulla di più profetico su cosa sarebbe accaduto vent'anni più tardi.
    Perchè ho messo questo elemento tra i difetti?
    Perchè molto semplicemente purtroppo ci si trova a leggere due storie "diverse": la storia di Bambi l'ebreo e la storia di Bambi il cerbiatto. Benchè entrambe bellissime, le due storie non si amalgamano troppo bene, ci sono momenti come durante la stagione degli accoppiamenti che si segue solo la vita di "Bambi il cerbiatto" e poi si passa a "Bambi l'ebreo" lasciandosi alle spalle gli istinti e mettendoci dentro la ragione.
    Il lettore è un pò costretto a cercare di amalgamarle o non pensarci troppo.
    Questo non toglie nulla al fatto che il valore metaforico del libro sia enorme (avrei dovuto metterlo tra i pregi, ma meritava di essere citato al problema del "due storie in una")


    Secondo Libro
    Pregi
    Slice of Life
    Il secondo libro, è scritto con uno stile ed elementi diversi. Posto il fatto che il valore del primo libro è indiscutibile (come metafora), in questa seconda storia abbiamo a che fare con tanti episodi della vita e della crescita/maturità dei figli di Bambi: Geno e Gurri.
    Ritengo che la maggior descrizione e ricchezza di eventi siano un grande pregio del libro, che ha molta più "storia" rispetto al primo libro. E' difficile fare un confronto dicevo: forse da questo punto di vista vale la pena di considerare maggiormente il primo libro in chiave metaforica, e poi per i curiosi che vogliono sapere di più su Bambi come cerbiatto, si possono godere questo secondo libro.
    Alcuni elementi si trascinano insieme e si crea una trama parzialmente lineare con i problemi tra la famiglia di Faline e quella di Rolla, fino alla drammatica conclusione del giovane cacciatore.


    Personaggi
    Nel prendere la decisione di voler scrivere un libro che si concentri di più sui cerbiatti e sulle loro tribolazioni, anzichè le metafore sopracitate, l'autore effettua un netto balzo di qualità nei confronti dei suoi personaggi, arricchendoli e rendendoli più complessi. Faline rimane sempre un pò una madre tradizionalista e paurosa, ma dimostra anche caparbietà nei confronti di una seconda famiglia di cerbiatti, testardaggine, ma anche amore profondo per i suoi figli.
    Resta sempre distante dalla nostra ottica anche l'amore incondizionato per Bambi che rimane il "maschio solitario" che appare di tanto in tanto (ma gioca un ruolo importante), ed è comunque bello osservare qualche momento di intraprendenza come quando adotta due cerbiatti orfani.
    Bambi diventa un personaggio solido, positivo, e (cosa interessante) molto più altruista che nel primo libro. Il figlio Geno segue il suo esempio e nasconde anche a se stesso un sentimento (amicizia per qualcuno che ti odia) che lo rendono interessante.
    Forse il personaggio più curioso di tutti è la figlia Gurri: qui Salten dimostra una maggior apertura al mondo femminile, poichè Gurri è intraprendente, coraggiosa, un pò avventata ecc...
    Questo la mette nei guai, ma il padre Bambi riesce a trovare parole di "mediazione", ammettendo che la mente innovativa di Gurri non è per forza di cose un rischio/pericolo, ma avverte comunque Gurri che deve moderare questi sentimenti con cautela.

    Spiace un pochino come gli animali predatori (le volpi) abbiano ancora una rappresentazione negativa e non si cerchi di fare una spiegazione, ma qualche limite ci doveva pur essere.


    Difetti
    Alcune sotto-trame
    Il vero difetto del libro, che rimane comunque molto solido e ben fatto, è forse collegato al pregio dello "Slice of Life".
    Ovverosia che la trama tralascia un pò alcune sotto-trame che si susseguono. Alcune sono risolte e si collegano bene, altre sono un pò messe da parte e solo accennate.

    Edited by Kooskia - 22/10/2014, 10:55
     
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    Biting's excellent.
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    Non sapevo nemmeno che Bambi derivasse da un libro.
     
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    Lascio che le cose mi portino altrove

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    Nemmeno io!!!
    Immagino che trovare le edizioni pre-Disney sia una bella impresa...
     
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    Ah.... ovviamente nel testo avevo fatto un'errore scrivendo della "morte di Bambi", quando ovviamente era della madre xD

    Comunque.
    CITAZIONE
    Immagino che trovare le edizioni pre-Disney sia una bella impresa...

    Da quanto ho letto, i libri cartacei originali in tedesco delle prime edizioni finirono nei roghi nazisti..

    Poi però hanno fatto diverse altre traduzioni.
    Online si trovano come file digitali in inglese, ma paragonando due copie diverse ci sono piccole discordanze in un nome e anche una piccola censura.
    (il fatto che la madre di Faline sia sorella della madre di Bambi: quindi Bambi e Faline sono cugini diretti).
     
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3 replies since 20/10/2014, 11:40   276 views
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