Divergent (vol. 1)

~ Veronica Roth

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    Titolo: Divergent
    Autore:
    Editore: De Agostini
    Data di Pubblicazione: 2011
    ISBN: 9788841871423
    Pagine: 480

    Trama
    Dopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c'è un solo tratto dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita. Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l'addestramento però si rivela duro e violento, e i posti disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione bastano solo per la metà dei candidati. Come se non bastasse, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere dei sospetti sulla sua Divergenza...

    I libri del ciclo:
    1. Divergent
    2. Insurgent
    3. Allegiant

    Curiosità: il film tratto dal primo libro è uscito il 26 marzo nelle sale e in libreria sono disponibili già tutti e tre i volumi della saga.
     
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  2. Crispilla
     
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    Libro che è stato definito "il nuovo Hunger Games" e che ho deciso di leggere proprio perché la saga della Collins mi è molto piaciuta.
    Il libro in sè non ha tanti punti in comune con HG (mi ci sono soffermata solo perché avevo appunto sentito tante critiche in tal senso, come se la Roth avesse non dico copiato, ma quantomeno cavalcato l'onda del successo della saga della Collins). Oddio, si sente un po' l'intenzione di realizzare una protagonista forte ed incisiva come Katniss (operazione non del tutto riuscita), ma nonostante questo la trama, per quanto molto classica (una persona che si scopre "speciale" e che viene perseguitata da un sistema imperante), risulta originale.
    Somiglianze in negativo se ne trovano invece a livello di approfondimento del contesto: esattamente come in HG, anche il mondo distopico di Divergent ci viene presentato senza spiegazioni o solide basi storiche o geografiche. Per lo meno la storia dei distretti era ben esposta, qui non ci viene nemmeno detto se Tris vive nella capitale o in una semplice cittadina. Capitale di cosa poi? Uno stato egemone? Il continente americano? L'unico territorio superstite di una catastrofe ambientale? E anche culturalmente parlando, la divisione della società in fazioni è limitata a quell'area geografica o estesa a tutto il mondo? Come vi si è arrivati? A seguito di una guerra o è il prodotto di una dittatura stile Orwell?
    Questi sono i limiti dello YA, queste le domande che il lettore maturo si pone (ma spero che anche qualche ragazzino lo faccia), ed è irritante che un prodotto come questo, che avrebbe le potenzialità per essere un romanzo punto e basta, non solo per ragazzi, si perda solo per l'incapacità (o per la pigrizia) dell'autrice di strutturare in maniera verosimile e convincente il suo universo.
    Ho trovato anche banale la scelta della Roth di partire mantenendosi più sul genere distopico/fantastico, per poi virare sulle corde stra abusate da miriadi di YA del concetto di accademia-scuola, con lezioni da imparare e prove da superare. La fase dell'addestramento per unirsi agli Intrepidi dura veramente troppo, è noiosa e, ripeto, molto banale. I personaggi di contorno sono solo abbozzati e vivono solamente in relazione alla protagonista, classificandosi come amici o nemici.
    La storia d'amore tra Tris e Quattro è molto romantica e dolce, e ammetto che è stato un sollievo scoprire che almeno per una volta non ci è stato propinato l'ennesimo triangolo amoroso; però ho avuto l'impressione che in tutta la parte centrale fosse troppo invadente. Io volevo sentirmi raccontare qualcosa in più sui Divergenti, volevo un po' d'azione, e invece la Roth mi tartassava con tutte queste scenette sdolcinate.

    Ma perché in fin dei conti il libro mi è abbastanza piaciuto?

    Perchè nelle ultime 100 pagine scarse la Roth decide di sparare tutte insieme le cartucce che aveva gelosamente custodito per tutta la prima e seconda parte e quindi il libro si "chiude" con un'esplosione di azione, violenza e suspance che francamente avrei preferito incontrare anche in precedenza.



    In sostanza, penso che la storia abbia ampi margini di miglioramento e continuerò a leggere anche i prossimi libri, nella speranza che la fase "accademica" sia conclusa definitivamente e che la Roth vada a colmare le gravi lacune di cui ho parlato prima. Con un po' di buona volontà e maturità potrebbe farcela egregiamente.
     
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  3. Kairòn
     
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    Ho finito da poco il libro e mi duole ammetterlo, poiché riservavo grandi speranze per Divergent, ma non mi ha appassionata quasi per nulla.
    Se confrontato ad Hunger Games, Divergent appare povero e talvolta ripetitivo; non possiede nulla della capacità che ha la Collins di trasmettere quell'idea di coraggio, determinazione e suspense.. quel minimo di suspense che la Roth ha provato a trasmettere viene continuamente interrotta da eventi pressoché banali.
    Ritengo che sia un libro poco curato in particolari riguardanti le descrizioni di luoghi, personaggi, emozioni, mentre si nota la voglia di affascinare le ragazzine con una storia d'amore, che almeno non è poi così banale come mi aspettavo.
    Come Crispilla ha scritto prima di me, sorgono numerose domande sulla nascita di un tale sistema e sulla sua estensione territoriale, di cui non viene data la minima informazione.
    (Ho notato invece che nel film parlano di una guerra che ha distrutto tutto il resto del mondo e che Chicago è diventato il loro unico territorio, ma alla fine del film si parla di protezione da qualcosa di esterno..)

    Detto questo, ho comunque molta voglia di leggere il continuo, per curiosità e per soddisfare un'aspettativa di miglioramento.
     
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    Da Ottobre ci siamo anche noi con il primo libro della saga :)
     
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    oh yeah ;-)
     
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    Come detto prima di me l'influenza di Hunger Games si sente e parecchio.
    Concordo molto con la recensione di Crispilla e trovo che finalmente
    non si trova il classico triangolo amoroso
    che tanto ci ha rotto le ovina in questo peiodo in tutte le saghe di qusto genere.
    In tutto il libro h trovato fastidiosa la totale assenza di una contestualizzazione più ampia: dove siamo? in che periodo? è un mondo posta apocalittico e la città che viene descritta esiste? Ho trovato tutto molto superficiale come questa classificazione della borghesia civile un po' forzata e portata all'eccesso.
    Per ora è abbastanza originale anche se il tema della scuola è sempre presente dopo la conclusione della saga di Harry Potter (che palle con queste accademie con voti, classifiche e rivalità tra studenti!)
    Aspetto di leggere il resto per avere un quadro generale.
    Sono comunque molto incuriosita.
     
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    A me non è sembrato male, sicuramente molto meglio della saga di Maze Runner letta recentemente (e di cui invece avevo apprezzato molto di più la trasposizione cinematografica). Ovviamente è uno young adult e si sente, però mi ha davvero incuriosita, e trovo che per essere il primo di tre libri ci sia anche già abbastanza carne al fuoco; carina ma un po' superficialotta e stereotipata la distinzione delle fazioni, e sì, finalmente (almeno per ora? :P) niente triangoli, anche se ora che inizio ad avere qualche annetto in più di queste storie d'amore nei ya non ne posso più sul serio =P Sono curiosa di continuare col secondo, che stavolta leggerò prima di vedermi il film :)
     
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6 replies since 8/6/2014, 15:00   74 views
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