Le intermittenze della morte

~ José Saramago

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  1. MagentaMist
     
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    Titolo: Le intermittenze della morte
    Autore: José Saramago
    Anno: 2005
    Editore: Feltrinelli
    Pagine: 218
    Descrizione:Un paese senza nome, 31 dicembre, scocca la mezzanotte. E arriva l'eternità, nella forma più semplice e quindi più inaspettata: nessuno muore più. La gioia è grande, la massima angoscia dell'umanità sembra sgominata per sempre. Ma non è tutto così semplice: chi sulla morte faceva affari per esempio perde la sua fonte di reddito. E cosa ne sarà della chiesa, ora che non c'è più uno spauracchio e non serve più nessuna resurrezione? I problemi, come si vede, sono tanti e complessi. Ma la morte, con fattezze di donna, segue i suoi imprendibili ragionamenti: dopo sette mesi annuncia, con una lettera scritta a mano, affidata a una busta viola e diretta ai media, che sta per riprendere il suo usuale lavoro, fedele all'impegno di rinnovamento dell'umanità che la vede da sempre protagonista. Da lì in poi le lettere viola partono con cadenza regolare e raggiungono i loro sfortunati (o fortunati?) destinatari, che tornano a morire come si conviene. Ma un violoncellista, dopo che la lettera a lui indirizzata è stata rinviata al mittente per tre volte, costringe la morte a bussare alla sua porta per consegnarla di persona.
     
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  2. MagentaMist
     
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    Come al solito un libro non di facile lettura per Saramago, ma questo in particolare. Il narratore è zero, zerissimo, la situazione completamente surreale: non si muore. Non si muore più, almeno per un po'. Prima la morte (con la lettera minuscola) è un'entità astratta, aleatoria, poi comincia a prender forma, con i soliti salti di focalizzazione, qui esasperati, si passa dalla realtà della povera famiglia di contadini del confine, che non sanno come uscire dal limbo del coma perenne dei loro parenti, ai discorsi (geniali) sulla crisi di una Chiesa cattolica senza morte -e adesso?- , alle vicissitudini personali, poi, le nuove decisioni, i nuovi dilemmi, di una signora morte, una morte piccola, ammazza solo gli uomini, alle prese con un caso non facile in grado di farle perdere del tutto la bussola.
    Saramago è il solito mangiapreti, e questo è palese e, da parte mia, apprezzabilissimo. Credo che poco ci sia di trascendentale o allegorico in questo romanzo, in cui il surrealismo e l'ironia la fanno da padrona. Niente è spiegato, è pura fantasia, qualsiasi evento dal sapore bislacco e bizzarro, per cui armatevi di una buona dose di sospensione di incredulità per affrontarlo.
    Personalmente ho fatto molta fatica ad apprezzare la totalità delle prime vicende. Piuttosto frammentarie e con un po' di lungaggini, con dei colpi di genio che solo Saramago può partorire, ma con riprese un po' troppo dall'alto, e per me Saramago dà il meglio quando entra nelle teste della gente, nell'introspezione, nel fiume dei pensieri. Ed infatti la sensazione che ho avuto è che le prime 150 pagine non fossero altro che un enorme prologo per l'avventura della morte messa nei pasticci dall'invio di quella recalcitrante lettera viola al violoncellista. Di fatto quindi, un "ni" alla prima grande sequenza del libro, ma l'ultima, seppure dal sapore leggermente "colorato" (non svelo di quale sfumatura), mi ha fatto rivalutare l'intero libro.
    In sostanza, pur essendo un libro che non so se consiglierei, qualcosa di profondo quest'opera è comunque riuscita a colpirla, qualche strano bersaglio interiore di cui non sono a conoscenza, e poi è uno scrittore mai banale, mai, ed ogni sua opera mi sembra sia fuori dal comune.
     
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    Io avevo iniziato a leggerlo, ma l'ho mollato dopo una trentina di pagine perché andavo avanti con una lentezza esasperante...
     
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    La storia in sé mi è piaciuta, molto particolare, strana, surreale. Lo stile di scrittura l'ho trovato a tratti molto lento, soprattutto all'inizio, infatti a volte mi ci perdevo proprio, ma alla fine non è stata una lettura assolutamente spiacevole. È la prima opera di Saramago che leggo e non mi ha delusa.
     
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3 replies since 15/4/2014, 21:25   46 views
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